Cass. civ., sez. III, sentenza 08/05/2006, n. 10498

Sintesi tramite sistema IA Doctrine

L'intelligenza artificiale può commettere errori. Verifica sempre i contenuti generati.

Segnala un errore nella sintesi

Massime1

In caso di occupazione senza titolo di un cespite immobiliare altrui, il danno subito dal proprietario è "in re ipsa", discendendo dalla perdita della disponibilità del bene e dall'impossibilità di conseguire l'utilità ricavabile dal bene medesimo in relazione alla natura normalmente fruttifera di esso. La determinazione del risarcimento del danno ben può essere, in tal caso, operata dal giudice sulla base di elementi presuntivi semplici, con riferimento al c.d. danno figurativo e, quindi, con riguardo al valore locativo del bene usurpato.

Sul provvedimento

Citazione :
Cass. civ., sez. III, sentenza 08/05/2006, n. 10498
Giurisdizione : Corte di Cassazione
Numero : 10498
Data del deposito : 8 maggio 2006
Fonte ufficiale :

Testo completo

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:
Dott. PREDEN Roberto - Presidente -
Dott. FINOCCHIARO Mario - Consigliere -
Dott. FICO Nino - rel. Consigliere -
Dott. MASSERA Maurizio - Consigliere -
Dott. VIVALDI Roberta - Consigliere -
ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
S.A.S. SRL - SOC. ATTIVITÀ SANITARIA, in persona dell'Amministratore unico sig.a LI NE, elettivamente domiciliata in ROMA VIA MUZIO CLEMENTI 58, presso lo studio dell'avvocato CALCIOLI FILIPPO, che la difende, giusta delega in atti;

- ricorrente -

contro
DE EL ED ET, DE EL AN, DE EL NA, DE EL AN, DE EL SA, elettivamente domiciliati in ROMA VIA TACITO 23, presso lo studio degli avvocati DEL BUFALO ALBERTO e LAURA DEL BUFALO, che li difendono, giusta delega in atti;

- controricorrenti -

avverso la sentenza n. 2865/02 della Corte d'Appello di ROMA, sezione terza, emessa l'11/07/02, depositata il 18/07/02, R.G. 3917/01;

udita la relazione della causa svolta nella pubblica udienza del 16/03/06 dal Consigliere Dott. Nino FICO;

udito l'Avvocato Filippo CALCIOLI;

udito l'Avvocato Alberto DEL BUFALO;

udito il P.M., in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott.ssa CARESTIA Antonietta, che ha concluso per il rigetto del ricorso. SVOLGIMENTO DEL PROCESSO
NC NO, TA, AN, NA e De AN CE hanno adito il Tribunale di Roma per la condanna in solido della s.r.l. G.E.A.S., conduttrice di due appartamenti di loro proprietà, nonché della s.r.l. S.A.S., detentrice senza titolo degli immobili, al risarcimento dei danni per le notevoli trasformazioni e modifiche apportate e per ritardata restituzione.
Il Tribunale ha accolto la domanda ed ha condannato le convenute al pagamento della somma di L. 57.000.000 per spese di ripristino degli immobili e di L. 225.000.000 per differenze tra il canone versato e quello di mercato accertato per il periodo di mancato

Iscriviti per avere accesso a tutti i nostri contenuti, è gratuito!
Hai già un account ? Accedi