Cass. pen., sez. V, sentenza 13/11/2019, n. 46154
Sintesi tramite sistema IA Doctrine
L'intelligenza artificiale può commettere errori. Verifica sempre i contenuti generati.
Segnala un errore nella sintesiSul provvedimento
Testo completo
seguente SENTENZA sul ricorso proposto da: AR VI nato a [...] il [...] avverso la sentenza del 08/07/2016 del TRIBUNALE di NAPOLIvisti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere CATERINA MAZZITELLI;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore LUIGI BIRRITTERI che ha concluso chiedendo Il Proc. Gen. conclude per l'annullamento senza rinvio perché il fatto non è più previsto dalla legge come reato con revoca delle statuizioni civili. udito il difensore Il Procuratore Generale, nella persona del Sost. Proc. Gen. dott. Luigi Birritteri, ha concluso chiedendo l'annullamento senza rinvio perché il fatto non è più previsto dalla legge come reato con revoca delle statuizioni civili.
RITENUTO IN FATTO
1.Con sentenza, emessa in data 8 luglio 2016, il Tribunale di Napoli ha dichiarato l'inammissibilità dell'appello proposto da AM IR avverso la sentenza emessa dal Giudice di Pace locale in data 5/03/2014, con la quale la stessa era stata condannata alla pena di C 800,00 di multa, oltre al risarcimento dei danni in favore della parte civile costituita, in relazione al reato di cui all'art. 549 c.p., commesso in danno di Maisto Carmela, in Napoli, il 16/08/2016, sul presupposto che l'art. 37, I comma, D.Igs. 274/2000 prevede una generale proponibilità dell'appello contro le sentenze del Giudice di Pace, che applicano pene diverse da quelle pecuniarie, limitando tale gravame, in quest'ultima ipotesi, ai soli casi di