Cass. pen., sez. VI, sentenza 20/04/2023, n. 16783
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Testo completo
seguente SENTENZA sul ricorso proposto dal Procuratore generale della Repubblica presso la Corte di appello di L'Aquila nei confronti di NC LO, nato il [...] a [...] avverso la sentenza emessa il 14/11/2022 dalla Corte di appello di L'Aquila;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Gaetano De Amicis;
lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Giuseppe Riccardi, che ha chiesto il rigetto del ricorso;
lette le conclusioni dei difensori, Avv. Grazia Rita Occhiochiuso e Avv. Tiziano Rossoli, che hanno chiesto la declaratoria di inammissibilità o il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza del 3 novembre 2022 la Corte di appello ci L'Aquila ha dichiarato la insussistenza delle condizioni per l'accoglimento della domanda di estradizione processuale formulata dal Governo della Repubblica di Albania nei confronti di LO NC, per la esecuzione di un provvedimento applicativo della misura cautelare della custodia in carcere, emesso dal Tribunale del distretto giudiziario di Kruje in data 18 dicembre 2020 per il reato di concorso in truffa commesso il 10 ottobre 2017 (previsto e punito ai sensi dell'art. 143, comma 2, del codice penale albanese).
2. Avverso la su indicata decisione ha proposto ricorso per cassazione il Procuratore generale della Repubblica presso la Corte dF appello di L'Aquila, deducendo il vizio di inosservanza o erronea applicazione dell'art. 705, comma 1, cod. proc. pen. e dell'art. 9 della Convenzione europea di estradizione del 13 dicembre 1957, per essere stata ritenuta sussistente la causa ostativa all'estradizione prevista nell'ipotesi della pendenza, per il medesimo fatto, di un procedimento penale dinanzi all'Autorità giudiziaria italiana, con riferimento alla pronunciai di una sentenza non