Cass. pen., sez. VI, sentenza 25/05/2023, n. 23065
Sintesi tramite sistema IA Doctrine
L'intelligenza artificiale può commettere errori. Verifica sempre i contenuti generati.
Segnala un errore nella sintesiSul provvedimento
Testo completo
la seguente SENTENZA sul ricorso proposto da Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Rovereto nel procedimento a carico di HR NN nato in [...] 1'1/1/1998 avverso l'ordinanza emessa il 2 dicembre 2022 dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Rovereto visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Debora Tripiccione lette le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Felicetta Marinelli, che ha concluso per l'annullamento con rinvio dell'ordinanza impugnata;
lette le richieste del difensore, avv. Corrado Isimbaldi, che ha concluso per il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Rovereto ricorre per cassazione avverso l'ordinanza del Giudice per le indagini preliminari del medesimo Tribunale con la quale non è stato convalidato l'arresto di HR HA per il reato di cui all'art. 337 cod. pen. ed è stata rigettata la richiesta di applicazione della misura della custodia cautelare in carcere. Deduce due motivi di ricorso di seguito riassunti nei termini strettamente necessari per la motivazione.
1.1 Violazione dell'ad 391 cod. proc. pen. e dell'art. 133 cod. pen. nonché carenza e manifesta illogicità della motivazione con la quale il Giudice ha escluso la sussistenza di uno dei presupposti della misura precautelare, ovvero la gravità del fatto o la pericolosità del soggetto, omettendo di considerare che l'indagato è presente nel territorio italiano dal 2020, ha fornito diversi dati anagrafici ed è senza fissa dimora e che l'intervento degli operanti era stato