Cass. pen., sez. V, sentenza 23/01/2019, n. 03172
Sintesi tramite sistema IA Doctrine
L'intelligenza artificiale può commettere errori. Verifica sempre i contenuti generati.
Segnala un errore nella sintesiTesto completo
la seguente SENTENZA sul ricorso proposto da: PROCURATORE DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE TRIBUNALE DI REGGIOEMILIA nei confronti di: B P nato a MODENA il 15/05/1965 avverso la sentenza del 24/02/2018 del GIP TRIBUNALE di REGGIO EMILIAudita la relazione svolta dal Consigliere ROSA PEZZULLO;lette/sentite le conclusioni del PG RITENUTO IN FATTO 1.Con sentenza del 24.2.2018 il G.i.p. del Tribunale di Reggio Emilia, esclusa l'aggravante di cui all'art. 585 c.p., dichiarava la propria incompetenza in favore del giudice di pace, disponendo restituirsi al Pubblico Ministero gli atti relativi al procedimento per lesioni a carico di B P. In particolare, al B era stata ascritta la condotta dell'aver scagliato sulla schiena della vicina di casa, L P J, una scatola con delle bottiglie ed una borsa, cagionando alla medesima lesioni personale guaribili in tre giorni. 2.Avverso la predetta sentenza ha proposto ricorso il P.M. del Tribunale di Reggio Emilia, chiedendo annullarsi la sentenza impugnata, per violazione o erronea applicazione dell'art. 585 c.p., avendo il giudice per le indagini preliminari di Reggio Emilia erroneamente escluso l' aggravante in questione, ritenendo che le lesioni arrecate nel colpire la p.o. con una cassa di bottiglie di vino e una borsa non integrassero il delitto di lesioni aggravate ex art. 585/2 n.2 c.p., laddove la giurisprudenza di legittimità risulta costante, invece, nel ritenere che per armi improprie devono considerarsi tutti gli strumenti, ancorchè non da punta o da taglio, che in particolari circostanze di tempo e di luogo possono essere utilizzati per l'offesa alla persona.
Iscriviti per avere accesso a tutti i nostri contenuti, è gratuito!
Hai già un account ? Accedi