Cass. civ., SS.UU., sentenza 30/11/2006, n. 25514
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Rientra nella giurisdizione del giudice ordinario e non in quella del giudice amministrativo la controversia tra enti pubblici avente ad oggetto la domanda di rilascio di un bene immobile, la cui utilizzazione da parte dell'ente non proprietario tragga titolo da un rapporto contrattuale (nella specie di comodato), non inserito né collegato ad un provvedimento amministrativo di concessione del bene.
Sul provvedimento
Testo completo
Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:
Dott. N G - Primo Presidente f.f. -
Dott. S S - Presidente di Sezione -
Dott. C O F - Presidente di Sezione -
Dott. M A - Consigliere -
Dott. M C F - Consigliere -
Dott. L M G - Consigliere -
Dott. G G - Consigliere -
Dott. C M - Consigliere -
Dott. M D C L - rel. Consigliere -
ha pronunciato la seguente:
SENTENZA
sul ricorso proposto da:
MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA (già MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE), in persona del Ministro pro- tempore;
e
ISTITUTO PROFESSIONALE ALBERGHIERO DI STATO DI BRINDISI, in persona del legale rappresentante pro-tempore, entrambi elettivamente domiciliati in ROMA, VIA DEI PORTOGHESI 12, presso l'AVVOCATURA GENERALE DELLO STATO, che li rappresenta e difende ope legis;
- ricorrenti -
contro
AZIENDA UNITÀ SANITARIA LOCALE BRINDISI/1, in persona del Direttore Generale pro-tempore, elettivamente domiciliata in ROMA, VIA GIUSEPPE FERRARI 4, presso lo studio dell'Avvocato C S, rappresentata e difesa dall'Avvocato C Stefano, giusta delega a margine del controricorso;
- controricorrente -
nonché contro
PROVINCIA DI BRINDISI;
- intimata -
avverso la sentenza n. 113/04 della Corte d'Appello di LECCE, depositata il 03/03/04;
udita la relazione della causa svolta nella pubblica udienza del 26/10/06 dal Consigliere Dott. M D C L;
uditi gli Avvocati Varrone Tito dell'Avvocatura Generale dello Stato, C Stefano;
udito il P.M. in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. PALMIERI Raffaele che ha concluso per il rigetto del ricorso con conferma della giurisdizione A.G.O.
SVOLGIMENTO DEL PROCESSO
L'A.S.L. BR/1 e l'Azienda Ospedaliera "A. Di Summa" di Brindisi, quali proprietarie del complesso immobiliare "Cesare Braico" sito in Brindisi alla via Appia 356, convenivano in giudizio l'Amministrazione Provinciale di Brindisi, il Ministero della Pubblica Istruzione e l'Istituto Professionale Alberghiero di Stato di Brindisi chiedendone la condanna al rilascio del detto complesso immobiliare occupato senza titolo dall'Istituto Professionale Alberghiero. La aziende attrici esponevano che il complesso immobiliare in questione era stato acquisito al patrimonio del Comune di Brindisi il quale, con contratto 28/9/1985, lo aveva concesso in uso gratuito sino al 30/4/1994 all'Amministrazione Provinciale di Brindisi per destinarlo a sede dell'Istituto Professionale Alberghiero. Il citato contratto si era rinnovato annualmente solo sino al 1999 avendo esse attrici intimato disdetta in data 24/3/1999.
L'Amministrazione Provinciale di Brindisi, il Ministero della Pubblica Istruzione e l'Istituto Professionale Alberghiero di Stato di Brindisi, costituitisi, chiedevano il rigetto della domanda. La difesa erariale eccepiva il difetto di giurisdizione del giudice ordinario sostenendo che il complesso immobiliare apparteneva al Comune di Brindisi e che gli atti di disposizione di beni di proprietà comunale potevano avvenire solo tramite concessioni amministrative.
L'adito Tribunale di Lecce dichiarava il difetto di giurisdizione dell'A.G.O. con sentenza 15/1/2003 avverso la quale proponeva appello l'A.S.L. BR/1 che aveva assorbito l'Azienda Ospedaliera "A. Di Summa".
L'Amministrazione Provinciale di Brindisi, il Ministero della Pubblica Istruzione e l'Istituto Professionale Alberghiero di Stato di Brindisi resistevano al gravame che la Corte di Appello di Lecce, con sentenza n. 113/04, accoglieva dichiarando, in riforma dell'impugnata decisione, la giurisdizione dell'A.G.O. e disponendo la trasmissione degli atti al Tribunale di Lecce per il giudizio di merito. La Corte di merito osservava: che nel 1983 il complesso immobiliare "Cesare Braico" era stato acquisito al patrimonio indisponibile del Comune di Brindisi con vincolo di destinazione alle UU.SS.LL. ed era stato poi trasferito in comproprietà all'A.S.L. BR/1 ed all'Azienda Ospedaliera "A. Di Summa" poi incorporata dalla A.S.L. BR/1 divenutane unica proprietaria;
che, con atto 28/9/1985, il complesso in questione era stato concesso in uso gratuito dal Comune di Brindisi all'Amministrazione Provinciale di Brindisi per essere adibito a sede dell'Istituto Alberghiero;
che il detto atto andava qualificato - avuto riguardo alla forma, all'oggetto, al contenuto, alla volontà delle parti ed al "nomen juris" - come contratto di comodato;
che peraltro il vincolo di destinazione del bene costituiva ostacolo insormontabile alla qualificazione dell'atto come "concessione" non potendo i beni facenti parte del patrimonio comunale indisponibile essere sottratti alla pubblica destinazione con concessione che non potrebbe rivestire natura ne' costitutiva, ne' traslativa;
che era pertanto incontestabile la natura privatistica