Cass. civ., SS.UU., sentenza 15/04/2003, n. 5993

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Con riguardo alle alienazioni fra privati di cose di interesse artistico o storico, quando si controverta dell'appartenenza del potere di prelazione alla P.A., e tale potere sia contestato sul presupposto del decorso del termine di due mesi, previsto dall'art. 32 della legge 1 giugno 1939, n. 1089, deve essere affermata la giurisdizione del giudice ordinario, in quanto, superato detto termine, viene meno il potere dell'amministrazione di comprimere il diritto reale del privato, e questo può essere tutelato soltanto mediante ricorso al giudice ordinario.

Sul provvedimento

Citazione :
Cass. civ., SS.UU., sentenza 15/04/2003, n. 5993
Giurisdizione : Corte di Cassazione
Numero : 5993
Data del deposito : 15 aprile 2003
Fonte ufficiale :

Testo completo

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:
Dott. I G - Primo Presidente f.f. -
Dott. O G - Presidente di sezione -
Dott. V P - Consigliere -
Dott. R E - Consigliere -
Dott. E A - Consigliere -
Dott. L E - Consigliere -
Dott. P V - rel. Consigliere -
Dott. V M - Consigliere -
Dott. L M G - Consigliere -
ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
C B, elettivamente domiciliata in ROMA,

CORSO DI FRANCIA

197, presso lo studio dell'avvocato F L, che la rappresenta e difende, giusta delega in calce al ricorso;



- ricorrente -


contro
MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITÀ CULTURALI, in persona del Ministro pro-tempore, SOPRINTENDENTZA AI BENI STORICI ED ARTISTICI DI M, in persona del legale rappresentante pro-tempore, domiciliati in ROMA, VIA DEI

PORTOGHESI

12, presso l'AVVOCATURA GENERALE DELLO STATO, che li rappresenta e difende ope legis;



- controricorrente -


avverso la decisione n. 1429/01 del Consiglio di Stato di ROMA, emessa il 19/12/00;

udita la relazione della causa svolta nella pubblica udienza del 20/02/03 dal Consigliere Dott. V P;

uditi gli avvocati F LI, SABELLI, dell'Avvocatura Generale dello Stato;

udito il P.M. in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. Raffaele PALMIERI che ha concluso che venga dichiarato l'inammissibilità o rigettata l'eccezione pregiudiziale dell'Amministrazione, accoglimento del ricorso con affermazione della giurisdizione dell'A.G.O., limitatamente alla questione di cui al primo motivo di ricorso al TAR del Lazio.
SVOLGIMENTO DEL PROCESSO


1. Nell'asta Finarte del 28 novembre 1995 furono presentati due dipinti di proprietà della società Museum, attribuiti al Maestro di Hartford, che avevano formato oggetto di notifica ai sensi dell'art. 3 della legge n. 1089 del primo giugno 1939, sulla tutela delle cose di interesse artistico e storico. Aggiudicate le opere alla sig.ra Bruna C per il prezzo di lire 820.000.000, fu effettuata la notifica della denuncia di alienazione al Ministero dei Beni Culturali ed Ambientali, che, con decreto 30 gennaio 1996, esercitò il diritto di prelazione.


2. Avverso questo provvedimento la C, con ricorso notificato il 5 marzo 1996, adì il TAR del Lazio, deducendo (col primo motivo) violazione e falsa applicazione dell'art. 32 l. n. 1089/1939, in relazione all'art. 65/2 del regolamento approvato con r.d. 30 gennaio 1913, n. 363, in quanto, secondo la ricorrente, il diritto
di prelazione era stato esercitato oltre il termine perentorio di due mesi dalla data di notificazione dell'acquisto. L'Amministrazione si costituì in giudizio, opponendosi al ricorso. Il TAR con sentenza 10 gennaio 1998 accolse il ricorso.

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