Cass. pen., sez. VI, sentenza 25/11/2021, n. 43563

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Sul provvedimento

Citazione :
Cass. pen., sez. VI, sentenza 25/11/2021, n. 43563
Giurisdizione : Corte di Cassazione
Numero : 43563
Data del deposito : 25 novembre 2021
Fonte ufficiale :

Testo completo

la seguente SENTENZA sul ricorso proposto da AS BA, nato in [...] il [...] avverso la sentenza del 21/10/2020 della Corte di Appello di Torino visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svoLta dal consigliere Riccardo Amoroso;
letta la requisitoria scritta del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procu- ratore generale Elisabetta Ceniccola, depositata ai sensi dell'art.23, comma 8, d.l. 28 ottobre 2020, n.137, convertito dalla I. 18 dicembre 2020, n. 176, che ha concluso per il rigetto del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con il provvedimento indicato in epigrafe, la Corte di Appello di Torino ha confermato la sentenza emessa in data 8 settembre 2017 dal Tribunale di Asti, con la quale il AS è stato condannato alla pena di mesi sei di reclusione ed euro 3 mila di multa per il reato di cui all'art. 73, comma 5, d.P.R. 9 ottobre 1990, n.309. 2. Tramite il proprio difensore di fiducia ha proposto ricorso BA AS, articolando un unico motivo per violazione di legge in relazione all'art. 420-bis cod. proc. pen. in merito all'eccezione di nullità della sentenza di primo grado sebbene pronunciata in assenza dell'imputato, senza la prova della conoscenza effettiva del processo celebrato a suo carico. La Corte di appello ha respinto le eccezioni difensive rilevando che l'elezione di domicilio presso il difensore di ufficio contestualmente nominatogli, sottoscritta dall'imputato nel verbale del 5 ottobre 2015, costituisse elemento di prova della concreta possibilità di conoscere gli sviluppi del procedimento, essendo preciso onere dell'imputato/indagato mantenersi in contatto con il proprio difensore con la conseguenza che l'eventuale inadempimento di tale onere costituirebbe una forma di volontaria sottrazione alla conoscenza del processo. Tali argomentazioni vengono censurate dal ricorrente alla luce della recente giurisprudenza di legittimità ed in particolare della sentenza n. 23948/2020 delle Sezioni Unite che hanno affermato opposti principi rispetto ai quali la decisione impugnata si pone in netto contrasto.

CONSIDERATO IN DIRITTO

1. Il ricorso è fondato. Dall'esame degli atti, cui questa Corte ha accesso attesa la natura processuale del vizio denunciato, si evince che l'imputato ha eletto domicilio, nello stesso giorno in cui è stato eseguito il suo arresto in flagranza di reato in data 5 ottobre

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