Cass. pen., sez. II, sentenza 16/05/2023, n. 20887
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Testo completo
seguente SENTENZA sul ricorso proposto nell'interesse di FI AB, nato in [...] 1'1.1.1982, avverso la sentenza della Corte di Appello di Salerno del 2.5.2022;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere dott. Pierluigi Cianfrocca;
lette le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Ettore Pedicini, che ha concluso per l'inammissibilità del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. La Corte di appello di Salerno ha confermato la sentenza con cui il Tribunale di quella stessa città, in data 15.1.2020, aveva dichiarato AJ FI responsabile dei reati a lui ascritti e, con il vincolo della continuazione tra le diverse violazioni di legge, ricondotto il fatto di ricettazione nella ipotesi lieve, lo aveva condannato alla pena di mesi 10 di reclusione oltre al pagamento delle spese processuali;
2. ricorre per cassazione il difensore dello FI deducendo violazione di legge processuale con riferimento agli artt. 125 e 546 cod. proc. pen. e vizio di motivazione: rileva, infatti, l'omessa motivazione della Corte di appello sul primo motivo di gravame con cui la difesa aveva dedotto che i capi di abbigliamento contraffatti, rinvenuti nella disponibilità del ricorrente, non erano destinati alla vendita ma ad esclusivo uso personale;
segnala che, al contrario, la Corte si è