Cass. pen., sez. I, sentenza 06/09/2023, n. 49351
Sentenza
6 settembre 2023
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6 settembre 2023
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Massime • 1
E' inammissibile l'impugnazione proposta dal difensore nominato ai sensi dell'art. 96, comma 3, cod. proc. pen. e successivamente disconosciuto, in modo espresso, dalla persona arrestata, fermata o in stato di custodia cautelare, non potendo sovrapporsi la volontà dei prossimi congiunti a quella del diretto interessato. (Fattispecie in tema di istanza di riesame avverso ordinanza cautelare).
Sul provvedimento
Testo completo
49351-23 REPUBBLICA ITALIANA In nome del Popolo Italiano LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE PRIMA SEZIONE PENALE Composta da Monica Boni · Presidente - Sent. n. 2681 -CC 06/09/2023Paola Masi Luigi Fabrizio Augusto Mancuso R.G.N. 20557/2023 Alessandro Centonze - Relatore - Carmine Russo ha pronunciato la seguente SENTENZA sul ricorso proposto da Di UR CO, nato a [...] il [...] avverso l'ordinanza del 24/04/2023 del Tribunale della Libertà di Napoli visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Alessandro Centonze;
sentite le conclusioni del Pubblico ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Nicola Lettieri, che ha chiesto il rigetto del ricorso;
udite le conclusioni dell'avv. Carlo Pecoraro, che ha chiesto l'accoglimento del ricorso. 2 ح د ث RITENUTO IN FATTO 1. Con ordinanza del 24 aprile 2023 il Tribunale del riesame di Napoli dichiarava inammissibile l'istanza di riesame proposta nell'interesse di CO Di UR, ai sensi dell'art. 309 cod. proc. pen., avverso l'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Napoli il 20 marzo 2023, riguardante il coinvolgimento concorsuale del ricorrente in due omicidi, eseguiti nell'ambito della cosiddetta "Seconda faida di Secondigliano". La declaratoria di inammissibilità veniva pronunciata dal Tribunale del riesame di Napoli sull'assunto che Di UR, nell'interrogatorio di garanzia reso il 31 marzo 2023, non aveva riconosciuto quale suo difensore, l'avv. Sara Luiu, che era stata nominata sostituto di udienza dell'avv. Gennaro Pecoraro, al quale, a sua volta, i familiari dell'indagato avevano conferito il mandato difensivo, con la conseguenza che l'istanza di riesame ex art. 309 cod. proc. pen. risultava proposta da un soggetto sprovvisto di legittimazione processuale.
2. Avverso questa ordinanza CO Di UR, a mezzo dell'avv. Gennaro Pecoraro, ha proposto ricorso per cassazione, articolando due correlate censure difensive. Con il primo motivo si è dedotta la violazione di legge dell'ordinanza impugnata, in riferimento agli artt. 96, 178, comma 1, lett. c), 180 cod. proc. pen., conseguente al fatto che la decisione in esame non dava esaustivo conto delle ragioni che imponevano di ritenere sprovvisto di legittimazione processuale l'avv. Gennaro Pecoraro, che era stato nominato dai familiari dell'indagato dopo l'esecuzione della misura cautelare genetica. Con il secondo motivo si è censurata la violazione di legge del provvedimento impugnato, in riferimento agli artt. 107, 178, comma 1, lett. c), 180 cod.