Cass. pen., sez. VI, sentenza 20/12/2022, n. 48316
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Testo completo
seguente: SENTENZA sul ricorso proposto da M G, nato a Castelvetrano 1'8 giugno 1978 avverso la sentenza del 9 dicembre 2021 della Corte di appello di Palermo;visti gli atti e la sentenza impugnata;esaminati i motivi del ricorso;udita la relazione svolta dal consigliere E G;lette le conclusioni scritte del PG, in persona del dottor A V, che ha chiesto che il ricorso venga rigettato;lette le conclusioni scritte del difensore del ricorrente, avvocato G F, che ha insistito per l'accoglimento del ricorso. RITENUTO IN FATTO 1. La Corte di appello di Palermo con sentenza emessa il 9 dicembre 2021 ha confermato quella del Tribunale di Marsala che il 22 novembre 2019 ha condannato G M alla pena di mesi otto di reclusione in relazione al delitto di evasione dagli arresti domiciliari. 2. La Corte palermitana ha ritenuto infondato il motivo di appello relativo alla inconfigurabilità nella specie della fattispecie di cui all'art. 385 c.p., in quanto secondo la deduzione difensiva l'imputato - autorizzato ad assentarsi dal proprio domicilio, ove si trovava agli arresti giusta ordinanza cautelare, nei giorni di lunedì e giovedì dalle ore 9,00 alle ore 10,00 al fine di recarsi presso il SERT di Castelvetrano per sottoporsi a trattamenti specialistici - si era limitato a fare ritorno all'abitazione dopo mezz'ora dalla scadenza del termine. 3. Avverso la condanna in appello l'imputato, a mezzo del proprio difensore, ha presentato ricorso nel quale reitera le doglianze contenute nell'atto di appello e relative sia all'elemento oggettivo che a quello soggettivo del reato contestato.
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