Cass. pen., sez. III, sentenza 07/12/2021, n. 45131
Sintesi tramite sistema IA Doctrine
L'intelligenza artificiale può commettere errori. Verifica sempre i contenuti generati.
Segnala un errore nella sintesiTesto completo
la seguente SENTENZA sul ricorso proposto da FUSCO CARMELA, nata a Caserta il 27.11.1973 avverso la ordinanza in data 12.4.2021 del Tribunale di S. Maria Capua Vetere visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;udita la relazione svolta dal consigliere D G;lette le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. P F, che ha concluso per l'inammissibilità del ricorso RITENUTO IN FATTO 1. Con ordinanza in data 12.4.2021 il Tribunale di S. Maria Capua Vetere, adito con incidente di esecuzione, ha rigettato la richiesta svolta da C F condannata per abusi edilizi con sentenza pronunciata dal medesimo Tribunale, passata in giudicato in data 15.4.2011, di revoca o sospensione dell'ordine di demolizione, rilevando come le opere le opere realizzate non potessero essere suscettibili di alcuna regolarizzazione postuma. 2. Avverso il suddetto provvedimento l'istante ha proposto, per il tramite del proprio difensore, ricorso per cassazione affidando le proprie doglianze ad un unico motivo con il quale con il quale deduce che il provvedimento di acquisizione dell'area di sedime da parte dell'ente comunale a seguito dell'ingiunzione a demolire non poteva ritenersi legittimo avendo fatto seguito ad un ordine emesso non già dall'Ufficio tecnico, bensì dalla Polizia Municipale e perciò privo di rilevanza esterna con conseguente persistente legittimazione della F a svolgere richiesta di condono edilizio e di rilascio di permesso di costruire in sanatoria, il cui accoglimento comporterebbe il venir meno del carattere abusivo delle opere di cui al titolo esecutivo in contestazione. Puntualizza come la demolizione delle parti dell'immobile non condonabili fosse stata già effettuata secondo quanto attestato dalla perizia asseverata dall'ing. F e come il rigetto dell'istanza non tenesse conto del fatto che, a dispetto dei provvedimenti di formale diniego resi dal Comune, fosse emersa dall'espletata istruttoria la concedibilità tanto del condono quanto del permesso di costruire in sanatoria sulle restanti parti del manufatto, fermo restando che del tutto probabile doveva ritenersi l'accoglimento del ricorso amministrativo da parte del Tar in tempi ragionevolmente brevi
Iscriviti per avere accesso a tutti i nostri contenuti, è gratuito!
Hai già un account ? Accedi