Cass. civ., SS.UU., sentenza 01/07/2009, n. 15378
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È devoluta alla giurisdizione del giudice ordinario e non a quella del giudice amministrativo la controversia tra enti pubblici avente ad oggetto la domanda di rilascio di un immobile, rientrante nel patrimonio disponibile dell'Ente proprietario (nella specie l'Amministrazione provinciale di Roma) e la cui utilizzazione da parte dell'Ente non proprietario (nella specie l'Università degli studi di Roma "la Sapienza") tragga titolo da un rapporto contrattuale (di comodato), non inserito né collegato ad un provvedimento amministrativo di concessione del bene.
Sul provvedimento
Testo completo
Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:
Dott. C V - Primo Presidente -
Dott. M S - Presidente di Sezione -
Dott. P E - Presidente di Sezione -
Dott. M A - Consigliere -
Dott. D'ALONZO Michele - Consigliere -
Dott. F F M - Consigliere -
Dott. P P - Consigliere -
Dott. S A - rel. Consigliere -
Dott. N A - Consigliere -
ha pronunciato la seguente:
SENTENZA
sul ricorso 6208/2008 proposto da:
AMMINISTRAZIONE PROVICIALE DI ROMA (*80034390585*), in persona del legale rappresentante pro tempore, domiciliata in ROMA, VIA IV NOVEMBRE 119 - A presso l'Avvocatura Provinciale, rappresentata e difesa dall'Avvocato S M, giusta delega in calce al ricorso;
- ricorrente -
contro
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI *ROMA* "LA SAPIENZA" (*80209930587*), in persona del Rettore pro tempore, elettivamente domiciliata in ROMA, VIA MONTE ZEBIO 28, presso lo studio dell'avvocato B G, che la rappresenta e difende per procura a margine del controricorso;
- controricorrente -
avverso la sentenza n. 445/2007 della CORTE D'APPELLO di ROMA, depositata il 28/02/2007;
udita la relazione della causa svolta nella pubblica udienza del 26/05/2009 dal Consigliere Dott. SEGRETO ANTONIO;
udito l'avvocato S M;
udito il P.M. in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. MARTONE Antonio, che ha concluso per l'accoglimento del ricorso, ago. SVOLGIMENTO DEL PROCESSO
Con ricorso ex art. 447 bis c.p.c., l'Amministrazione Provinciale di Roma conveniva davanti al tribunale di Roma, l'Università degli Studi di quella città, La Sapienza, assumendo che l'Opera Nazionale per la protezione della Maternità ed Infanzia (ONMI) nel 1964 aveva concesso in uso gratuito all'ateneo alcuni immobili di sua proprietà per la durata di 7 anni, per la destinazione a sede dell'Istituto di Neuropsichiatria Infantile e del Centro di Pediatria Preventiva;
che a tale Ente disciolto era succeduta l'Amministrazione provinciale, la quale inutilmente aveva richiesto la restituzione del bene, per scadenza del termine contrattuale.
L'attrice richiedeva la condanna della convenuta al rilascio del complesso immobiliare ed al risarcimento del danno da occupazione dello stesso dopo la scadenza del termine. Resisteva l'Università, che eccepiva il difetto di giurisdizione dell'Ago, in favore del Giudice amministrativo.
Il Tribunale condannava la convenuta al risarcimento del danno, essendo nelle more intervenuta la rinunzia alla domanda di rilascio. Proponeva appello l'Università.
La corte di appello di Roma, con sentenza depositata il 20.2.2007, dichiarava il difetto di giurisdizione del giudice ordinario. Riteneva la corte di merito che nella fattispecie non si verteva in ipotesi di un contratto di comodato, ma di una concessione - contratto, finalizzata al raggiungimento degli scopi degli enti e che gli stessi si appartenevano al patrimonio indisponibile della P.A.. Avverso questa sentenza proponeva ricorso per cassazione l'Amministrazione provinciale di Roma, che ha anche presentato memoria.
Resiste con controricorso l'Università La Sapienza di Roma. MOTIVI DELLA DECISIONE
1. Con il primo motivo di ricorso la ricorrente lamenta la violazione e falsa applicazione della L. n. 1034 del 1971, art. 5, nonché dell'art. 826 c.c., artt. 99 e 112 c.p.c., in relazione all'art. 360 c.p.c., nn. 1 e 3. Assume la ricorrente che la corte di merito non ha tenuto conto del petitum sostanziale della causa consistente nella domanda di rilascio dei beni patrimoniali concessi in comodato ed ormai detenuti senza titolo per scadenza di tale contratto nonché nella domanda risarcitoria a titolo di indennizzo, per l'occupazione senza titolo dalla scadenza del contratto fino al rilascio nella misura di L. 4.155.065.492, senza che venisse in rilievo alcun atto amministrativo presupposto rispetto a tale convenzione. Attesa la natura privatistica del rapporto (comodato) la giurisdizione si appartiene, secondo la ricorrente, all'AGO. Il motivo si conclude con il seguente quesito: "Se sia legittimo accertare la giurisdizione relativamente ad un giudizio in cui viene dedotta l'intervenuta scadenza di convenzione tra la provincia e l'Università degli Studi per l'uso gratuito di immobili acquisiti al patrimonio della provincia, quali beni patrimoniali senza specificazioni circa la loro natura, solo sulla base dell'interpretazione di alcune clausole della convenzione e senza prendere atto che il petitum sostanziale risultante dagli atti e documenti di causa risulta essere in relazione a convenzioni scadute e dunque in una situazione di occupazione fattuale e senza