Cass. pen., sez. VI, sentenza 18/05/2023, n. 21405

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Sul provvedimento

Citazione :
Cass. pen., sez. VI, sentenza 18/05/2023, n. 21405
Giurisdizione : Corte di Cassazione
Numero : 21405
Data del deposito : 18 maggio 2023
Fonte ufficiale :

Testo completo

la seguente

SENTENZA

Sul ricorso proposto da FY AO AN LA, alias MB LL, nato in [...] il [...] avverso l'ordinanza emessa dal Tribunale di Genova il 02/01/2023 visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere, Pietro Silvestri;
lette le conclusioni del Sostituto Procuratore Generale, dott. Raffaele Piccirillo, che ha chiesto il rigetto del ricorso;

RITENUTO IN FATTO

1. Il Tribunale di Genova, in sede di appello cautelare, ha confermato l'ordinanza con cui il Tribunale, su richiesta di aggravamento del Pubblico Ministero, aveva sostituito nei confronti di FY AO AN LA la misura del divieto di dimora nel Comune di Genova con quella della custodia in carcere. L'imputato è gravemente indiziato dei delitti di cui all'art. 73, comma 5, d.P.R. 9 ottobre 1990, n. 309 e di resistenza a pubblico ufficiale;
l'aggravamento della misura è stato disposto per essere stato fermato il ricorrente il 7.12.2022 nei pressi della stazione di Genova, dunque in violazione del divieto di dimora, e per aver fornito nella occasione generalità diverse da quelle riferite al momento dell'arresto - e in sede di udienza di convalida dell'arresto - per i reati per i quali si procede. 2. È stato proposto ricorso per cassazione ed è stato articolato un unico motivo con cui si deduce violazione di legge e vizio di motivazione. Si assume, da una parte, che l'imputato, allorchè fu fermato il 07/12/2022, esibì documenti (permesso di soggiorno portoghese e passaporto senegalese) sulla cui autenticità la polizia non ebbe dubbi e, quindi, non sarebbe esatta l'affermazione del Tribunale secondo cui il ricorrente avrebbe voluto rendere difficile la propria identificazione, e, dall'altra, che FY era in possesso di tre biglietti di treno in quanto in procinto di trasferirsi in Svizzera - via Milano- e sarebbe stato fermato proprio quando era sul punto di partire per Milano. Dunque, si evidenzia, l'imputato aveva intenzione di adempiere alle prescrizioni relative al divieto di dimora a Genova. In tale quadro di riferimento, si sostiene, l'art. 276 cod. proc. pen. attribuisce al giudice un potere discrezionale volto a verificare in concreto se la trasgressione abbia reso manifesta l'inidoneità della misura in atto a salvaguardare le esigenze cautelari e, in particolare, l'inconciliabilità della vecchia misura e l'adeguatezza della nuova. Detta valutazione dovrebbe essere compiuta facendo riferimento al tipo di comportamento in concreto tenuto al fine di verificare se esso sia sintomatico di una maggiore pericolosità: dunque una valutazione della gravità

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