Cass. pen., sez. I, sentenza 11/12/2020, n. 35562
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Testo completo
a seguente SENTENZA sul ricorso proposto da: RU PP nato a [...] il [...] avverso l'ordinanza del 30/01/2020 della CORTE d'APPELLO di REGGIO CALABRIAudita la relazione svolta dal Consigliere STEFANO APRILE;
lette le conclusioni del PG Stefano TOCCI che ha concluso per il rigetto del ricorso dato avviso al difensore
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1. Con il provvedimento impugnato, la Corte d'Assise d'appello di Reggio Calabria ha determinato in un anno e tre mesi l'ulteriore periodo di isolamento diurno nei confronti di PP RU, in relazione a tre sentenze relative a fatti commessi dopo l'inizio (6/5/1990) dell'esecuzione della pena dell'ergastolo con isolamento diurno per la durata di tre anni, inflitto con sentenza della Corte d'Assise d'appello di Reggio Calabria del 25 gennaio 1996. Il Procuratore generale di Reggio Calabria aveva, infatti, provveduto a emettere un provvedimento di esecuzione di pene concorrenti per la sopra citata sentenza nonché per le ulteriori tre sentenze (Corte d'appello di Reggio Calabria del 31 Marzo 2005 per fatti commessi il 4 e il 16 settembre 1993;
Tribunale di Terni dell'8 Aprile 2010 per fatti commessi il 14 dicembre 2005;
Corte di Assise d'appello di Reggio Calabria del 30 ottobre 2018 per fatti commessi dal 10 gennaio 2004 e in permanenza) comportanti complessivamente la pena della reclusione per anni 26, chiedendo la determinazione dell'isolamento diurno per tali pene a norma dell'articolo 72 cod. pen.
2. Ricorre PP RU, a mezzo del difensore avv. Eleonora Masseo, che chiede l'annullamento dell'ordinanza impugnata, denunciando la violazione di legge, in riferimento all'art. 72 cod. pen., perché il reato associativo giudicato con la sentenza della Corte