Cass. civ., SS.UU., sentenza 05/02/2019, n. 3331
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E' ammissibile il ricorso ex art. 111, comma 8, Cost. proposto immediatamente alle Sezioni Unite avverso la decisione declinatoria della giurisdizione, ancorché successivamente il medesimo ricorrente provveda anche alla riassunzione del giudizio innanzi al giudice dichiarato munito di giurisdizione dalla decisione impugnata, atteso che tale contegno processuale, valutato alla luce delle scansioni temporali che l'hanno caratterizzato, non risulta compatibile con una volontà tesa ad abbandonare il ricorso – prioritariamente proposto – con il quale è stato chiesto alle Sezioni Unite di esaminare la questione di giurisdizione, dovendo l'atto successivo intendersi come rivolto non già a prestare acquiescenza alla statuizione in punto di giurisdizione, precedentemente impugnata innanzi all'organo istituzionalmente deputato a risolvere tale questione, ma unicamente a dare esecuzione alla stessa.(Principio affermato con riferimento ad un d.P.R. che, decidendo un ricorso straordinario al Capo dello Stato, aveva ritenuto la cognizione esclusiva e funzionale del Tribunale superiore delle acque pubbliche, in conformità al parere reso dal Consiglio di Stato, cui era seguita l'immediata impugnazione innanzi alle S.U sulla statuizione relativa alla giurisdizione e la successiva riassunzione del giudizio innanzi al TSAP, con contestuale richiesta di sospensione del giudizio ovvero di sollevare conflitto negativo di giurisdizione).
Sul provvedimento
Testo completo
N° 3331-19 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONI UNITE CIVILI Oggetto Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: RIC.
CONTRO
AURELIO CAPPABIANCA - Primo Pres.te f.f. - DECISIONI DI GIUDICI FELICE MANNA - Presidente Sezione - SPECIALI Ud. 15/01/2019 - ENRICA D'ANTONIO - Consigliere - PU R.G.N. 4626/2017 LUIGI GIOVANNI LOMBARDO - Consigliere - Rom 3331 Rep. ALBERTO GIUSTI - Consigliere - ем. LINA RUBINO - Consigliere - GUIDO MERCOLINO - Consigliere - ANTONIO PIETRO LAMORGESE - Consigliere - - Rel. Consigliere - Q ROBERTO G C ha pronunciato la seguente SENTENZA sul ricorso 4626-2017 proposto da: SYNDIAL S.P.A., in persona del legale rappresentante pro tempore, elettivamente domiciliata in ROMA, PIAZZA BARBERINI 12, presso lo studio dell'avvocato S G, che la rappresenta e difende;
- ricorrente -
contro
MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE, in persona del Ministro pro tempore, elettivamente domiciliato in ROMA, VIA DEI PORTOGHESI 12, presso l'AVVOCATURA GENERALE DELLO STATO;
CONSORZIO PER LO SVILUPPO INDUSTRIALE DELLA PROVINCIA DI MATERA, in persona del legale rappresentante pro tempore, elettivamente domiciliato in ROMA, VIA CICERONE 49, presso lo studio dell'avvocato P B, rappresentato e difeso dall'avvocato FRANCESCO CALCULLI;
- controricorrenti -
contro
COMUNE DI PISTICCI, in persona del Sindaco pro tempore, elettivamente domiciliato in ROMA, VIA OSLAVIA 28, presso lo studio dell'avvocato MARCO PETRONE, rappresentato e difeso dall'avvocato ANIO D'ANGELLA;
- resistente nonchè
contro
PROVINCIA DI MATERA, REGIONE BASILICATA, AZIENDA SANITARIA LOCALE DI MATERA, AZIENDA SANITARIA LOCALE DI MATERA DIPARTIMENTO PREVENZIONE COLLETTIVA DELLA SALUTE UMANA, ARPAB - AGENZIA REGIONALE PER LA PROTEZIONE DELL'AMBIENTE DELLA BASILICATA;
- intimati -
avverso il decreto del PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA del 4/11/2016 reso in conformità al parere n. 1789/2016 del CONSIGLIO DI STATO del 9/08/2016 (n. affare 796/2015). Udita la relazione della causa svolta nella pubblica udienza del 15/01/2019 dal Consigliere ROBERTO G C;
Ric. 2017 n. 04626 sez. SU ud. 15-01-2019 -2- udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale FEDERICO SORRENTINO, che ha concluso per l'improcedibilità, in subordine rigetto del primo motivo del ricorso ed inammissibilità del secondo;
uditi gli avvocati Stefano Grassi, Lucrezia Fiandaca per l'Avvocatura Generale dello Stato, Anio D'Angella, Marco Petrone e Francesco Calculli.
FATTI DI CAUSA
Il sindaco del Comune di Pisticci, con ordinanza n. 194 prot. n. 29680 dell'11 dicembre 2013, sulla base della nota del 23.11.2013 dell'Azienda Sanitaria Locale di Materia - Dipartimento di Prevenzione collettiva della salute umana U.O. Igiene, Epidemiologia e Sanità pubblica che aveva eseguito un campionamento delle acque di falda- vietava l'attingimento e l'utilizzo delle acque sotterranee e di falda per qualunque scopo, da parte di insediamenti umani, produttivi e zootecnici presenti lungo la valle del Basento o in altre zone del territorio comunale- in precedenza interessate da un insediamento produttivo destinato alla produzione di acetilene, CVM, metanolo clorosoda e acido cloridrico - ai fini della tutela della salute pubblica e privata e al fine della salvaguardia della salute pubblica. Con ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, notificato il 10 aprile 2014, la società Syndial s.p.a., che aveva acquisito parte dei terreni interessati dall'ordinanza ed ottenuto l'approvazione ministeriale del Piano di caratterizzazione dei terreni e della falda dell'area stessa, chiedeva l'annullamento dei provvedimenti sopra ricordati, prospettando l'esistenza di vizi di incompetenza, violazione di legge ed eccesso di potere. Il Consiglio di Stato, con parere reso in data 9 agosto 2016, riteneva fondata l'eccezione di difetto di giurisdizione sollevata dal Ministero dell'ambiente, poiché il provvedimento impugnato aveva incidenza diretta e indiretta sul regime di acque pubbliche risultate Ric. 2017 n. 04626 sez. SU - ud. 15-01-2019 -3- contaminate. Da ciò conseguiva, secondo il Consiglio di Stato, "/a cognizione esclusiva e funzionale del Tribunale superiore delle acque pubbliche, in materia di interessi legittimi, che esclude quella del giudice amministrativo, e che quindi preclude l'azionabilità mediante ricorso straordinario, ab origine data la specialità del rito da ultimo in virtù dell'esplicita preclusione derivante dall'art. 7, comma 8, c.p.a., in forza del quale - per l'appunto - il ricorso straordinario è ammesso unicamente per le controversie devolute alla giurisdizione amministrativa" Concludeva, quindi, il parere nel senso che il 11 gravame, in definitiva, non può sfuggire alla declaratoria di inammissibilità per difetto di giurisdizione del giudice amministrativo". Con decreto del 4 novembre 2016 il Presidente della Repubblica ha deciso il ricorso straordinario in maniera conforme al parere reso dal Consiglio di Stato ed ha dichiarato l'inammissibilità del ricorso. La Syndial s.p.a. ha proposto ricorso per cassazione alle Sezioni Unite, ai sensi dell'art. 111, ult. comma Cost., affidato a due motivi. Hanno resistito in giudizio il Ministero dell'Ambiente e della tutela del territorio e del mare breviter, di seguito, Ministero - dell'Ambiente e il Consorzio per lo sviluppo industriale della - provincia di Matera, depositando ciascuno controricorso. Il comune di Pisticci ha depositato atto di costituzione ai soli fini della partecipazione alla pubblica udienza. La Provincia di Matera, la Regione Basilicata, l'Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente della Basilicata, l'Azienda Sanitaria locale di Matera non hanno spiegato difese. La società Syndial ed il Consorzio per lo sviluppo della