Cass. pen., sez. II, sentenza 09/12/2022, n. 46536
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la seguente SENTENZA sul ricorso proposto da MUNZONE GIANLUCA n. a Catania il 29/9/1985 avverso la sentenza resa dalla Corte di Appello di Catania in data 23/9/2021 dato atto che si è proceduto a trattazione con contraddittorio cartolare, ai sensi dell'art. 23,comma 8, D.L. n. 137/2020 visti gli atti, l'ordinanza impugnata e il ricorso;udita la relazione del Cons. A M D S;letta la requisitoria del P.G., Dott. V S, che ha concluso per l'annullamento con rinvio della sentenza impugnata RITENUTO IN FATTO 1.Con l'impugnata sentenza la Corte d'Appello di Catania confermava la sentenza del locale Tribunale che aveva dichiarato il M colpevole dei delitti di ricettazione ed illegale detenzione di otto fucili di provenienza illecita nonché della contravvenzione ex art. 697 cod.pen., condannandolo alla pena di anni tre, mesi sei di reclusione ed euro 4mila di multa. 2. Ha proposto ricorso per Cassazione il difensore dell'imputato, Avv. M L B, deducendo:2.1 la contraddittorietà della motivazione per avere la sentenza impugnata, a pag. 4, affermato che l'appello poteva trovare accoglimento in relazione alla richiesta di rideterminazione della pena, esprimendosi al contrario, a pag. 7, per l'adeguatezza del trattamento sanzionatorio irrogato dal primo giudice;2.2 la violazione dell'art. 203 cod.proc.pen. e correlato vizio della motivazione per avere i giudici di merito disatteso la doglianza difensiva in ordine alla nullità della perquisizione e del conseguente sequestro operato dalla P.g. presso l'abitazione del M sulla base delle informazioni acquisite da fonte confidenziale. Aggiunge la difesa che la responsabilità dell'imputato per l'illegittima detenzione dei fucili è stata tratta dal rinvenimento presso il suo domicilio di una copia delle chiavi dell'appartamento di Via Tarocco 27 senza che sia stata svolta alcuna indagine in ordine al proprietario dell'immobile e alla circostanza che lo stesso era stato posto in vendita. Inoltre, la sentenza impugnata non ha adeguatamente considerato la possibilità di accesso all'appartamento attraverso la porta finestra del balcone e che il rinvenimento delle chiavi presso l'abitazione del ricorrente trova giustificazione nell'avvenuta restituzione delle stesse a Vinciguerra Grazia, nipote del proprietario e convivente del prevenuto, da parte della precedente affittuaria, madre del M;2.3 la mancata assunzione di prova decisiva, avendo i giudici di merito disatteso con motivazione apodittica la richiesta difensiva di effettuare accertamenti dattiloscopici sulle armi e sulle custodie cadute in sequestro;
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