Cass. pen., sez. VI, sentenza 02/05/2019, n. 18198
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la seguente SENTENZA sul ricorso proposto da: CICCIARELLI CLAUDIO nato a MESSINA il 08/07/1987 avverso l'ordinanza del 05/09/2018 della CORTE APPELLO di MESSINAudita la relazione svolta dal Consigliere M S V;lette le conclusioni del PG che ha chiesto l'inammissibilità del ricorso RITENUTO IN FATTO 1. Con l'ordinanza impugnata la Corte di appello di Messina dichiarava inammissibile l'appello proposto da C C avverso la sentenza del Tribunale di Messina del 21 febbraio 2018 che lo condannava alla pena di mesi otto di reclusione per il reato di cui all'art. 367 cod. pen., perché, con denuncia presentata ai carabinieri della stazione di Messina, affermava falsamente essere avvenuto reato di danneggiamento della propria autovettura Toyota Corolla. La Corte d'appello riteneva sussistente l'ipotesi di cui all'art. 591, comma 1, lett. c) cod. proc. pen. in rapporto all'art. 581, comma 1 lett. c) cod. proc. pen. in quanto l'atto d'appello non conteneva l'indicazione specifica delle ragioni di diritto e degli elementi di fatto che sorreggevano ogni richiesta.
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