Cass. pen., sez. V, sentenza 10/01/2023, n. 00497
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Testo completo
la seguente SENTENZA sul ricorso proposto da: AR LI TI nato il [...] avverso la sentenza del 01/12/2020 della CORTE DI APPELLO di PALERMOvisti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere PIERANGELO CIRILLO;
letta la requisitoria a firma del Sostituto Procuratore generale GIOVANNI DI LEO, che ha chiesto di dichiarare inammissibile il ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. La sentenza impugnata è stata pronunziata il 1° dicembre 2020 dalla Corte di appello di Palermo, che ha confermato la sentenza del Tribunale di Trapani che aveva condannato AR AL IN per i reati di cui agli artt. 525-585 cod. pen. e 4 legge n. 110 del 1975 (commessi il 14 dicembre 2015).
2. Avverso la sentenza della Corte di appello, l'imputato ha proposto ricorso per cassazione a mezzo del proprio difensore.
2.1. Con un unico motivo, deduce l'inosservanza di norme processuali, in relazione agli artt. 178, 179 e 107 cod. proc. pen. Rappresenta che: l'avv. Vincenzo Miceli era stato nominato difensore di ufficio in data 8 febbraio 2016;
il difensore d'ufficio, nell'ottobre 2017, aveva appreso che era in corso il processo di primo grado, senza che egli avesse mai ricevuto la notifica del decreto di citazione;
all'udienza del 30 ottobre 2017, il difensore eccepiva la