Cass. pen., sez. V, sentenza 26/06/2019, n. 28065

la seguente SENTENZA sul ricorso proposto da: CA LV nato a [...] il [...] avverso la sentenza del 05/03/2018 della CORTE APPELLO di ANCONAvisti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere

ANGELO CAPUTO

Uditi in udienza pubblica il Sostituto Procuratore generale della Repubblica presso questa Corte di cassazione Luigi Birritteri, che ha concluso per l'annullamento con rinvio per prescrizione e, per il ricorrente, l'avv. Donato Chiriacò, in sostituzione dell'avv. Gianluca Brizi, che si è associato alle conclusioni del P.G.

RITENUTO IN FATTO

1. Con sentenza deliberata il 05/03/2018, la Corte di appello di Ancona, per quanto è qui di interesse, ha confermato la sentenza del Tribunale di Macerata del 13/02/2015 nel capo relativo alla condanna di NO AR per il reato di cui all'art. 481 cod. pen. (così riqualificato il fatto sub B originariamente contestato a norma dell'art. 483 cod. pen.: il 10/09/2010);
il giudice di appello, inoltre, ha dichiarato estinto per prescrizione il reato ex art. 75 d.P.R. n. 380 del 2001 (capo D) e ha rideterminato in melius la pena irrogata.

2. Avverso l'indicata sentenza della Corte di appello di Ancona ha proposto ricorso per cassazione NO AR, attraverso il difensore avv. Gianluca Brizi, articolando le censure di seguito enunciate nei limiti di cui all'art. 173, comma 1, disp. att. cod. proc. pen.

2.1. Con riferimento all'imputazione ex art. 75 d.P.R. n. 380 del 2001, erroneamente la sentenza impugnata non ha esaminato il motivo di appello, dichiarando l'estinzione del reato per prescrizione