Cass. pen., sez. V, sentenza 03/04/2019, n. 14651
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seguente: SENTENZA sui ricorsi presentati da: C S, nata ad Alatri, il 3/12/1958;S F, nato ad Alatri, il 1/5/1982;avverso la sentenza del 5/7/2017 della Corte d'appello di Roma;visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. L P;udito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. E C, che ha concluso per il rigetto dei ricorsi;udito per l'imputato l'avv. G C, che ha concluso chiedendo l'accoglimento dei ricorsi. RITENUTO IN FATTO 1. Con la sentenza impugnata la Corte d'appello di Roma ha confermato la condanna di C S e S F per il reato di bancarotta fraudolenta patrimoniale commesso ai danni dell'Alatri edilizia s.a.s. distraendo un autocarro nella titolarità della medesima successivamente al suo fallimento intervenuto nel 2006. 2. Avverso la sentenza ricorrono gli imputati con atto unico a firma del comune difensore articolando due motivi. Con il primo deducono violazione di legge e vizi della motivazione, eccependo il difetto di correlazione tra il fatto contestato e quello per cui è intervenuta condanna a seguito della modifica nel corso del dibattimento ad opera del pubblico ministero dell'originaria imputazione quanto al luogo ed alla data di consumazione del reato. Con il secondo motivo i ricorrenti lamentano ulteriori vizi di motivazione in merito all'affermazione di responsabilità, avendo la Corte territoriale trascurato come dal testimoniale assunto nel dibattimento di primo grado è emerso che l'acquirente finale dell'autocarro che si assume distratto non abbia mai conosciuto gli imputati ed abbia ricevuto il bene dalla Global International Import Export di Modena.
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