Cass. pen., sez. VI, sentenza 07/10/2022, n. 38077

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Sul provvedimento

Citazione :
Cass. pen., sez. VI, sentenza 07/10/2022, n. 38077
Giurisdizione : Corte di Cassazione
Numero : 38077
Data del deposito : 7 ottobre 2022
Fonte ufficiale :

Testo completo

la seguente SENTENZA sul ricorso proposto da US UL, nato a [...] il [...] avverso l'ordinanza del 24/03/2022 della Corte di appello di Potenza visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Riccardo Amoroso;
letta la requisitoria scritta del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Pasquale Serrao d'Avino, che ha concluso chiedendo l'inammissibilità del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con il provvedimento in epigrafe indicato, la Corte d'appello di Potenza ha dichiarato l'inammissibilità della istanza di revisione proposta nell'interesse del ricorrente, avverso la sentenza della Corte di appello di Lecce emessa in data 22 ottobre 2029, divenuta definitiva in data 27 ottobre 2021, con cui il US è stato condannato alla pena di anni sei un mese e dieci giorni di reclusione per i reati di cui ai capi 5), 11) e 65) della rubrica, attinenti a reati in materia di detenzione e cessione di sostanze stupefacenti. La Corte territoriale, dopo aver premesso che l'istanza deduceva come nuove prove ai sensi dell'art. 630, comma 1, lett. c), cod. proc. pen., quanto al capo 11), quattro missive indirizzate al US UL da parte dei coimputati CA e MA successive allo svolgimento del processo, che lo avrebbero scagionato dall'accusa di aver aiutato i coniugi Merico-MA ad occultare della sostanza stupefacente, quanto al capo 5) la sollecitazione di una rivalutazione delle medesime circostanze che avrebbero portato all'assoluzione del US dal reato ascrittogli al capo 4) in forza di una rilettura del contenuto delle intercettazioni, l'assunto che il suo stato di depressione sarebbe stato incompatibile con la consapevolezza di partecipare al furto contestatogli al capo 65), perveniva alla decisione di dichiarare l'inammissibilità della richiesta per l'assenza del carattere di novità della prove richieste non essendo tali la sollecitazione di nuova e diversa lettura del contenuto delle intercettazioni già oggetto di disamina nella sentenza passata in giudicato. Analogamente anche le prove dichiarative sollecitate volte ad assumere l'esame dei predetti coimputati MA e CA, oltre ad essere state in realtà già valutate, non erano state precedute neppure da una loro assunzione a mezzo di nuove indagini difensive.

2. Tramite il proprio difensore di fiducia, UL US ha proposto ricorso, articolando i due motivi di seguito indicati.

2.1. Con il primo motivo deduce violazione di legge e vizio della motivazione per la mancata assunzione di una prova decisiva consistente nelle testimonianze dei coimputati CA e MA, autori delle quattro missive versate in atti. Secondo il ricorrente la Corte avrebbe erroneamente escluso il carattere di prova nuova alle quattro missive in cui i predetti imputati si scusano con US per averlo coinvolto in una attività di spaccio di sostanze stupefacenti alla quale egli era in realtà estraneo. Pertanto, sarebbe stato senz'altro decisiva l'assunzione delle loro dichiarazioni per chiarire il senso delle predette missive.

2.2. Con il secondo motivo deduce vizio della motivazione in ordine all'affermata inidoneità delle nuove prove ad influire sull'apparato accusatorio a carico di US, sotto il profilo che le

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