Cass. civ., sez. II, sentenza 12/04/2019, n. 10345

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Sul provvedimento

Citazione :
Cass. civ., sez. II, sentenza 12/04/2019, n. 10345
Giurisdizione : Corte di Cassazione
Numero : 10345
Data del deposito : 12 aprile 2019
Fonte ufficiale :

Testo completo

la seguente SENTENZA sul ricorso 29098-2017 proposto da: IS EL, elettivamente domiciliata in ROMA,

LUNGOTEVERE MELLINI

24, presso lo studio dell'avvocato GIOVANNI GIACOBBE, che la rappresenta e difende;

- ricorrenti -

contro

IS CO;

- intimato -

avverso la sentenza n. 871/2017 della CORTE D'APPELLO di TRIESTE, depositata il 21/11/2017;
udita la relazione della causa svolta nella pubblica udienza del 18/10/2018 dal Consigliere ROSSANA GIANNACCARI;
udito il P.M. in persona del Sostituto Procuratore Generale ALBERTO CELESTE che ha concluso per il rigetto del ricorso;
udito l'Avvocato

MONTELEONE

Lucio Giulio, con delega depositata in udienza dell'Avvocato

GIACOBBE

Giovanni, difensore della ricorrente che ha chiesto accoglimento del ricorso.

FATTI DI CAUSA

Con atto di citazione regolarmente notificato, AN CR citava in giudizio innanzi al Tribunale di Udine la sorella ET CR, esponendo che i defunti genitori VA PU, deceduta il 18.5.1988, ed il padre OR CR, deceduto alcuni mesi dopo, con atto per notar MI del 10.9.1983 e del notaio Frattasio del 12.5.1989, avevano ceduto alla convenuta, prima il diritto di superficie e, successivamente, la nuda proprietà della loro abitazione. Aveva, quindi, intrapreso un'azione giudiziaria innanzi al Tribunale di Udine nei confronti della sorella, lamentando la lesione di legittima in relazione all'eredità materna e, intervenuto il decesso del padre, aveva proposto la medesima azione, con distinto atto di citazione, in relazione all'eredità paterna, chiedendo dichiararsi l'inefficacia dei due atti dispositivi perché dissimulanti una donazione, l'accertamento della lesione di legittima e la riduzione delle donazioni. ET CR si costituiva, resistendo alla domanda e, in via riconvenzionale, chiedeva accertarsi l'usucapione. Il Tribunale di Udine, con sentenza del 12.11.2015, rigettava la domanda principale, ritenendo che l'attore non avesse provato la consistenza dell'asse ereditario;
rigettava anche, perché sfornita di prova, la domanda riconvenzionale di usucapione. Proposto appello da AN CR, resistito da ET CR, la Corte d'Appello di Trieste, con sentenza parziale depositata il 21.11.2017, accoglieva il gravame e, in riforma della pronuncia di primo grado, dichiarava inefficaci nei confronti di AN CR gli atti per notar MI del 10.9.1983 e del notaio Frattasio del 12.5.1989, perché simulanti donazioni indirette in favore di ET CR. La decisione si basava sull'efficacia di prova riflessa del giudicato, avendo il Tribunale di Udine, con sentenza N. 1073 del 6.8.2013, accertata la natura simulata degli atti per notar MI del 10.9.1983 e del notaio Frattasio del 12.5.1989, in relazione alla domanda di simulazione e lesione della quota di i legittima nella successione materna. Rilevava il giudice d'appello che, a fronte dell'accertamento contenuto nella sentenza passata in giudicato in ordine alla simulazione degli atti di trasferimento del diritto di superficie e della nuda proprietà dell'abitazione, ET CR nulla avesse provato in ordine ai pagamenti effettuati per l'acquisto del bene. Sussisteva, pertanto, la lesione di legittima anche in relazione all'eredità paterna, che era costituita dall'unico bene oggetto degli atti dispositivi, non avendo le parti dedotto l'esistenza di altri beni facenti parte dell'asse ereditario. Per la cassazione di detta sentenza ha proposto ricorso ET CR, sulla base di cinque motivi. AN CR non ha svolto attività difensiva. In prossimità dell'udienza, ET CR ha depositato memoria, ai sensi dell'art. 378 c.p.c.

RAGIONI DELLA

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