Cass. pen., sez. V, sentenza 05/12/2018, n. 54508
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Testo completo
la seguente SENTENZA sul ricorso proposto da S A nato a COMO il 02/02/1957 avverso la sentenza del 21/02/2018 della CORTE di APPELLO di MILANOvisti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere E M M;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale P G che ha concluso chiedendo l'annullamento con rinvio udito il difensore, avv. L L T, che ha concluso riportandosi ai motivi.
RITENUTO IN FATTO
1. Con la sentenza impugnata la Corte di appello di Milano ha confermato la condanna di S A, in qualità di direttore responsabile, per il reato di omesso controllo su un articolo apparso il 7 aprile 2011 sul quotidiano "Il Giornale", a firma del giornalista L E. Con la stessa sentenza la Corte distrettuale ha assolto, invece, il giornalista, autore dell'articolo, riconoscendo la scriminante di cui all'art. 51 cod. pen. Il trattamento differenziato delle posizioni dei due imputati fa leva, in sintesi, sulla circostanza che mentre il contenuto dell'articolo rientra nei parametri dell'esercizio del diritto di cronaca, lo stesso non può dirsi né per titolo e sottotitolo — Operazioni inutili, indagato medico della leo. L'indagine scattata dopo la denuncia di due pazienti che per accorciare le liste d'attesa hanno pagato 40mila euro. Gli interventi prescritti come urgenti da un primario di chirurgia in realtà sarebbero stati dannosi — né per l'accostamento, ritenuto malizioso, della notizia in questione con il trafiletto intitolato "precedenti", il primo dei quali è quello della clinica Santa Rita.
2. Avverso la sentenza ricorre S A, per il tramite del difensore,
udita la relazione svolta dal Consigliere E M M;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale P G che ha concluso chiedendo l'annullamento con rinvio udito il difensore, avv. L L T, che ha concluso riportandosi ai motivi.
RITENUTO IN FATTO
1. Con la sentenza impugnata la Corte di appello di Milano ha confermato la condanna di S A, in qualità di direttore responsabile, per il reato di omesso controllo su un articolo apparso il 7 aprile 2011 sul quotidiano "Il Giornale", a firma del giornalista L E. Con la stessa sentenza la Corte distrettuale ha assolto, invece, il giornalista, autore dell'articolo, riconoscendo la scriminante di cui all'art. 51 cod. pen. Il trattamento differenziato delle posizioni dei due imputati fa leva, in sintesi, sulla circostanza che mentre il contenuto dell'articolo rientra nei parametri dell'esercizio del diritto di cronaca, lo stesso non può dirsi né per titolo e sottotitolo — Operazioni inutili, indagato medico della leo. L'indagine scattata dopo la denuncia di due pazienti che per accorciare le liste d'attesa hanno pagato 40mila euro. Gli interventi prescritti come urgenti da un primario di chirurgia in realtà sarebbero stati dannosi — né per l'accostamento, ritenuto malizioso, della notizia in questione con il trafiletto intitolato "precedenti", il primo dei quali è quello della clinica Santa Rita.
2. Avverso la sentenza ricorre S A, per il tramite del difensore,
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