Cass. pen., sez. IV, sentenza 28/11/2022, n. 45136
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Testo completo
la seguente SENTENZA sul ricorso proposto da: CAIRONE MARIO nato a SALERNO il 27/08/1973 avverso la sentenza del 07/07/2021 del TRIBUNALE di CATANZAROudita la relazione svolta dal Consigliere M C;
lette le conclusioni del PG
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza resa il 7 luglio 20211i1 Tribunale di Catanzaro, su richiesta delle parti ai sensi dell'art. 444 cod. proc. pen i applicava all'imputato C M la pena di mesi dieci e giorni venti di reclusione ed euro 412,00 di multa, in relazione al reato di cui agli artt. 110, 624 e 625 n. 5 cod. pen. perché, in concorso con altri, a bordo di un'autovettura si era accostato ad altra auto di proprietà di tale Io ed aveva sottratto la borsa che si trovava all'interno/ così impossessandosene ( fatto accertato in S il 13 maggio 2017).
2. Avverso detta sentenza l'imputato, a mezzo del suo difensore di fiducia, ha proposto ricorso per cassazione articolato in un motivo con cui deduce la violazione di legge ed il vizio di motivazione in relazione agli artt. 448 n. 2 bis e 163 cod. pen. per non avere il Giudice, nell'accogliere la richiesta dalle parti, disposto la sospensione condizionale della pena, sulla quale si era raggiunto l'accordo in sede di patteggiamento.
3. Il Procuratore generale presso la Corte di Cassazione ha rassegnato conclusioni scritte con cui ha chiesto dichiararsi l'inammissibilità del ricorso.
lette le conclusioni del PG
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza resa il 7 luglio 20211i1 Tribunale di Catanzaro, su richiesta delle parti ai sensi dell'art. 444 cod. proc. pen i applicava all'imputato C M la pena di mesi dieci e giorni venti di reclusione ed euro 412,00 di multa, in relazione al reato di cui agli artt. 110, 624 e 625 n. 5 cod. pen. perché, in concorso con altri, a bordo di un'autovettura si era accostato ad altra auto di proprietà di tale Io ed aveva sottratto la borsa che si trovava all'interno/ così impossessandosene ( fatto accertato in S il 13 maggio 2017).
2. Avverso detta sentenza l'imputato, a mezzo del suo difensore di fiducia, ha proposto ricorso per cassazione articolato in un motivo con cui deduce la violazione di legge ed il vizio di motivazione in relazione agli artt. 448 n. 2 bis e 163 cod. pen. per non avere il Giudice, nell'accogliere la richiesta dalle parti, disposto la sospensione condizionale della pena, sulla quale si era raggiunto l'accordo in sede di patteggiamento.
3. Il Procuratore generale presso la Corte di Cassazione ha rassegnato conclusioni scritte con cui ha chiesto dichiararsi l'inammissibilità del ricorso.
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