Cass. pen., sez. VII, ordinanza 25/05/2018, n. 23450
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Testo completo
la seguente ORDINANZA sul ricorso proposto da: DIANA ESPEDITO nato il 11/05/1966 a NAPOLI avverso la sentenza del 15/03/2017 della CORTE APPELLO di MLANOdato avviso alle parti;
sentita la relazione svolta dal Consigliere S F;
RITENUTO IN FATTO E IN DIRITTO
Il/La CORTE APPELLO di MLANO, con sentenza in data 15/03/2017, confermava la condanna alla pena ritenuta di giustizia pronunciata dal TRIBUNALE di MLANO, in data 16/11/2015, nei confronti di DIANA ESPEDITO in relazione al reato di cui all' art. 640 CP Propone ricorso per cassazione l'imputato, deducendo il seguente motivo: violazione di legge e vizio di motivazione con riferimento alla ritenuta responsabilità dell'imputato, affermata sulla base di una individuazione fotografica effettuata dalla persona offesa in fase di indagine senza aver previamente descritto il malfattore;
atto poi
sentita la relazione svolta dal Consigliere S F;
RITENUTO IN FATTO E IN DIRITTO
Il/La CORTE APPELLO di MLANO, con sentenza in data 15/03/2017, confermava la condanna alla pena ritenuta di giustizia pronunciata dal TRIBUNALE di MLANO, in data 16/11/2015, nei confronti di DIANA ESPEDITO in relazione al reato di cui all' art. 640 CP Propone ricorso per cassazione l'imputato, deducendo il seguente motivo: violazione di legge e vizio di motivazione con riferimento alla ritenuta responsabilità dell'imputato, affermata sulla base di una individuazione fotografica effettuata dalla persona offesa in fase di indagine senza aver previamente descritto il malfattore;
atto poi
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