Cass. pen., sez. V, sentenza 22/05/2023, n. 21872
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Testo completo
la seguente SENTENZA sul ricorso proposto da: DI CO OV ND nato a [...] il [...] IO IC nato a [...] il [...] avverso la sentenza del 01/03/2022 della CORTE di APPELLO di CALTANISSETTAvisti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere PIERANGELO CIRILLO;
letta la requisitoria a firma del Sostituto Procuratore generale KATE TASSONE, che ha chiesto di rigettare il ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. La sentenza impugnata è stata pronunziata il 1° marzo 2022 dalla Corte di appello di Caltanissetta, che ha confermato la sentenza del Tribunale di Caltanissetta che aveva condannato Di CO GI AI e AZ IC per il reato di cui agli artt. 624, 625, comma 1, n. 2 e 61, comma 1, n. 5 cod. pen. Secondo l'ipotesi accusatoria, ritenuta fondata dai giudici di merito, gli imputati, in concorso tra loro, dopo aver forzato l'infisso in alluminio della porta d'ingresso, si sarebbero introdotti nell'abitazione di Alessi Calogero e si sarebbero impossessati di svariati beni custoditi all'interno di essa.
2. Avverso la sentenza della Corte di appello, entrambi gli imputati hanno proposto ricorso per cassazione a mezzo dei loro difensori di fiducia.
3. Il ricorso dell'avv. Giuseppe Dacquì, per Di CO GI AI, si compone di tre motivi.
3.1. Con un primo motivo, deduce i vizi di motivazione e di erronea applicazione della legge penale, in relazione all'art. 192 cod. pen. Il ricorrente contesta la motivazione della sentenza impugnata, sostenendo che la Corte di appello, in violazione delle regole di valutazione della prova, avrebbe l fondato il giudizio di responsabilità sulla base di «un unico indizio», costituito