Cass. civ., SS.UU., ordinanza 24/01/2023, n. 02189

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Sul provvedimento

Citazione :
Cass. civ., SS.UU., ordinanza 24/01/2023, n. 02189
Giurisdizione : Corte di Cassazione
Numero : 02189
Data del deposito : 24 gennaio 2023
Fonte ufficiale :

Testo completo

- ha pronunciato la seguente ORDINANZA sul ricorso 4700-2022 proposto da: M A GVANNI, elettivamente domiciliato in ROMA,

VIA PROPERZIO

5, presso lo studio dell’avvocato M Z, che lo rappresenta e difende;
-ricorrente -

contro

PROCURATORE REGIONALE PRESSO LA SEZIONE GIURISDIZIONALE DELLA CORTE DEI CONTI PER LA LOMBARDIA, elettivamente domiciliato in ROMA, VIA A.

BAIAMONTI

25;
Ric. 2022 n. 04700 sez. SU -ud. 11-10-2022 - 2 - AZIENDA DI SERVIZI ALLA PERSONA ISTITUTI MILANESI MARTINITT E STELLINE E PIO ALBERGO TRIVULZIO, in persona del legale rappresentante pro tempore, elettivamente domiciliata in ROMA, presso la CANCELLERIA DELLA CORTE DI CASSAZIONE, rappresentata e difesa dagli avvocati MASSIMO MERAVIGLIA e SABRINA ALLISIO;
-controricorrenti - per regolamento di giurisdizione in relazione al giudizio pendente n. 30097 della CORTE DEI CONTI SEZIONE GIURISDIZIONALE PER LA LOMBARDIA. Udita la relazione della causa svolta nella camera di consiglio dell’11/10/2022 dal Consigliere C M;
lette le conclusioni scritte del Sostituto Procuratore Generale GIOVANNI BATTISTA NARDECCHIA, il quale chiede alla Corte il rigetto del ricorso con l’affermazione della giurisdizione del giudice contabile.

Fatti di causa

1. La vicenda in esame trae origine dall’acquisto dell’immobile sito in Milano Largo Rio de Janeiro, 7, di proprietà del P A Trivulzio (PAT), da parte del dott. A G M - ex Dirigente Generale dell’ASL di Milano (oggi

ATS

Milano – Cit tà Metropolitana) nonché conduttore dell’immobile - ad un prezzo (euro 518.670,00) inferiore al valore di mercato (euro 957.600,00) con violazione della normativa pubblicistica per la dismissione del patrimonio immobiliare degli enti pubblici. L’acquisto era avvenuto a conclusione di una trattativa privata tra il dott. Mobilia e l’Ente -a seguito di una procedura di evidenza pubblica andata deserta -e successivamente l’acquirente aveva indicato di intestare il bene alla figlia. Della vicenda, che si inseriva nell’ambito della più ampia dismissione di plurimi immobili da parte del P A Trivulzio, si era interessato anche il giudice penale ed all’esito del giudizio di merito il dott. Mobilia, in relazione all’immobile di Largo Rio de Janerio, 7, era stato condannato, in concorso con altri (tutti soggetti posti ai vertici del P A Trivulzio), per il reato di cui agli artt. 110 cod. pen., 81 cpv., 353 commi 1 e 2 cod. pen. (turbata libertà degli incanti) e la sentenza era diventata definitiva. Nelle more dell’indagine penale, la Procura regionale per la Lombardia presso la Corte dei conti aveva disposto accertamenti in ordine alla medesima Ric. 2022 n. 04700 sez. SU -ud. 11-10-2022 - 3 - vicenda della dismissione del patrimonio immobiliare del P A Trivulzio sulla base di un esposto dell’Associazione “Caino non tocchi mai più Abele”, pervenuto il 2.2.2011, oltre che di notizie di stampa apparse sui maggiori quotidiani nazionali e quindi, acquisiti a mezzo della Guardia di Finanza gli atti del procedimento penale (fino alla sentenza conclusiva), aveva avviato il procedimento per responsabilità amministrativa nei confronti del dott. Mobilia e degli altri soggetti coinvolti negli atti di dismissione a prezzi inferiori a quelli di mercato. Acquisite le deduzioni difensive degli incolpati, la Procura regionale aveva, quindi, emesso atto di citazione nei confronti, tra gli altri, del dott. Mobilia. Quest’ultimo, in sede delle suddette deduzioni, aveva eccepito l’insussistenza degli elementi costitutivi della responsabilità contabile e, ancor prima, la carenza di giurisdizione della Corte dei conti, sostenendo che le condotte contestate erano state poste in essere in qualità di privato cittadino, nella totale insussistenza di un rapporto di servizio con l’Amministrazione. Le suddette eccezioni erano state considerate infondate dalla Procura regionale che, in sintesi, aveva ritenuto che: -il P A Trivulzio come le altre Aziende di Servizi alla persona è ente pubblico senza scopo di lucro;
-esso dispone di un patrimonio immobiliare destinato ai servizi ed agli scopi per i quali è stato costituito;
-l’attività di gestione di detto patrimonio è affidata agli organi dell’Ente con il vincolo del perseguimento dell’oggetto sociale prefissato;
-le dismissioni costituiscono cessioni a titolo oneroso di beni pubblici per le quali è prevista una speciale procedura di asta pubblica preceduta dalla individuazione degli immobili da inserire nel piano di vendita;
- nello specifico, già la selezione degli appartamenti da alienare era stata consapevolmente ancorata a criteri non trasparenti;
- irregolarità erano state registrate anche con riferimento alle decurtazioni del prezzo in favore dei conduttori degli immobili;
-quanto, in particolare, alla cessione in favore del dott. Mobilia, a fronte di un valore di mercato dell’appartamento di via Rio de Janeiro 7, pari ad euro 957.600,00, dopo la mancanza di offerte, nonostante la manifestazione di interesse da parte di altro soggetto (sig. Greco) era stata avviata una Ric. 2022 n. 04700 sez. SU -ud. 11-10-2022 - 4 - interlocuzione con il solo dott. Mobilia procedendosi ad un ulteriore ribasso sul prezzo già ridotto per gli incanti andati deserti;
- inoltre, l’aver posticipato la seconda asta a data successiva al rinnovo automatico del contratto di locazione (e quindi a circa due anni dal primo incanto) aveva reso meno appetibile l’asta indetta cui si aggiungeva l’aver ostacolato la potenziale partecipazione alla gara di almeno un altro soggetto interessato;
-l’immobile era stato quindi assegnato al dott. Mobilia (su proposta redatta dal personale dell’Ente nel cui serverera stato ritrovato il relativo file originario) al prezzo di euro 518,670,00 (bene alienato alla figlia Francesca);
- sussisteva una mala gestio posta in essere mediante l’adozione di atti e comportamenti in contrasto con l’interesse pubblico dell’Ente ad attuare una vendita celere e vantaggiosa, deliberatamente finalizzati a favorire l’interesse del conduttore il quale riusciva ad ottenere l’indebito vantaggio di un acquisto a trattativa privata al prezzo voluto, con danno finanziario per l’Ente;
- del suddetto nocumento dovevano essere chiamati a rispondere tutti coloro che vi avevano deliberatamente concorso, e cioè i vertici dell’Ente ed anche il Mobilia;
- quest’ultimo, all’epoca dell’inserimento dell’immobile di Largo Rio de Janeiro 7 nel piano vendite (risalente al 2007) rivestiva la carica di Direttore Generale della ASL di Milano che controllava il P A (carica cessata nel 2008) e questa circostanza corroborava la significativa ingerenza del Mobilia nel procedimento in cui era parte interessata, ingerenza posta in essere anche dopo la cessazione della carica di Direttore Generale dell’ASL, come dimostrato dalla circostanza che la proposta d’acquisto (al prezzo di euro 518.670) presentata dal Mobilia in data 26.11.2009 risultava - sulla base dell’analisi delle copie forensi del server in uso al P A Trivulzio - essere stata redatta da personale interno dell’ente, nel cui serverera stato ritrovato il file originario. Ad avviso della Procura regionale proprio tale ingerenza radicava in capo al Mobilia sia il rapporto di servizio con il P A sia il ‘nesso di causalità necessaria’ tra la funzione ricoperta e il danno patrimoniale patito dall’Amministrazione.
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