Cass. civ., sez. II, ordinanza 23/09/2019, n. 23563

nte 23gez.3 ORDINANZA sulsul ricorso 17356-2015 proposto da: Ponsele' Stefania, elettivamente domiciliato in Roma, Via Emilio De' Cavalieri 11, presso lo studio dell'avvocato A F, che lo rappresenta e difende;

- ricorrente -

Contro

G A, G L, G C, elettivamente domiciliati in Roma, V.Le Carso 51, presso lo studio dell'avvocato A R, che li rappresenta e difende;

- controricorrenti -

avverso la sentenza n. 4369/2014 della Corte d'appello di Roma, depositata il 02/07/2014;
udita la relazione della causa svolta nella camera di consiglio del 09/01/2019 dal Consigliere A C;
rilevato che: -il presente giudizio di legittimità trae origine dal ricorso notificato il 26/6/2015 da S P nei confronti di C, A, L G avverso la sentenza della Corte d'appello di Roma n. 4369 depositata il 2/7/2014 e notificata il 29/4/2015;
-la corte capitolina era stata investita del giudizio di rinvio dopo che la questa Corte con sentenza n. 6074/2006 aveva cassato la precedente sentenza della Corte d'appello di Roma n. 999/2003 che, rigettando l'impugnazione, aveva confermato la sentenza non definitiva del Tribunale di Roma;
-il contenzioso fra le parti riguardava la domanda avanzata nel 1999 dalla P nei confronti delle eredi di M G defunto nel 1998, al fine di far accertare la sua qualità di legataria come asseritamente risultante dalla seguente disposizione contenuta nella scheda testamentaria:" In caso di decesso vista la gravità della mia situazione ho deciso di lasciare i mei beni nel seguente modo: i due ettari di terreno con la casa a S P, nata a Roma il 29.07.1959;
tutti gli animali al 50% fra S P e A F (mia madre);
tutti i diritti d'autore delle mie composizioni musicali a S P. Le parti dei beni di famiglia ad A Fore/li. Firmato Marco Giovannacci";
- in virtù della richiamata disposizione la P chiedeva le fosse riconosciuto, quale legataria, il diritto ad ottenere con onere per le eredi convenute (subentrate per rappresentazione a seguito della rinuncia della madre del testatore), la proprietà della porzione immobiliare costituita dal fondo rustico sito in Agro Romano con sovrastante fabbricato rurale di proprietà;
- si costituivano le convenute contestando, per quanto qui di interesse, la qualità di legataria dell'attrice che era, invece, stata designata erede del de cujus che, con riguardo al fondo rivendicato ed alla casa sovrastante, era proprietario per la limitata quota di 1/12;
Ric. 2015 n. 17356 sez. 52 - ud. 09-01-2019 -2- - il Tribunale adito, con sentenza non definitiva del 19/12/2000, respingeva la domanda della P, stabilendo che il de cujus le aveva attribuito la qualità di erede e rimetteva