Cass. pen., sez. II, sentenza 07/04/2023, n. 14859

la seguente SENTENZA sul ricorso proposto da: LUCIBELLO PIER GIORGIO nato a CORIGLIANO CALABRO il 06/08/1976 avverso la sentenza del 05/05/2021 della CORTE APPELLO di ROMAvisti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere GIUSEPPE COSCIONI;
lette le conclusioni del Pubblico Ministero7 in persona del Sostituto Procuratore F B, che ha chiesto dichiararsi inammissibile il ricorso;
lette le seguenti conclusioni del difensore della parte civile "Tre Croci s.r.l.", Avv. MASSIMO CARIA: "visti il ricorso presentato dall'imputato e le conclusioni del Procuratore Generale, condivide le considerazioni di quest'ultimo sull'inammissibilità del ricorso. Ai fini della liquidazione delle spese, si dichiara antistatario e ne chiede la distrazione in proprio favore";

RITENUTO IN FATTO

1. Il difensore di P G L ricorre per cassazione avverso la sentenza della Corte di Appello di Roma del 5/05/2021, che aveva dichiarato non doversi procedere nei confronti di L per il reato di truffa perché estinto per intervenuta prescrizione, confermando le statuizioni civili;
L era imputato del reato di cui all'art. 640 cod. pen. "perché, in qualità di direttore alle vendite presso la società Car Club Roma s.r.1, con artifici e raggiri consistiti nello stipulare un contratto con l'amministratore della società Tre Croci s.r.I., G M, per l'acquisto da parte di questi di un'autovettura Mercedes, induceva in errore il predetto, dal quale si faceva consegnare due assegni di conto corrente per un totale di euro 31.300 che venivano cambiati di incassati dallo. stesso, senza consegnare l'autovettura, così procurandosi un ingiusto profitto con altrui danno patrimoniale".