Cass. pen., sez. II, sentenza 13/03/2023, n. 10546
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Testo completo
la seguente SENTENZA sul ricorso proposto da: K S, nato in Algeria il 27/07/1987 avverso la sentenza del 18/03/2022 della Corte d'appello di Torino visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale F M, che ha concluso chiedendo l'annullamento della sentenza impugnata in punto di trattamento sanzionatorio, con rinvio alla Corte d'appello di Torino;
udita la relazione svolta dal Consigliere GIUSEPPE NICASTRO.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza del 18/03/2022, la Corte d'appello di Torino, in parziale riforma della sentenza del 21/09/2020 del Tribunale di Cuneo - che, in esito a giudizio abbreviato, aveva condannato S K per i delitti di danneggiamento aggravato (capo 1 dell'imputazione) e di minaccia pluriaggravata (capo 2 dell'imputazione) -, in accoglimento dell'appello dello stesso K, esclusa la contestata recidiva, rideterminava la pena irrogata
lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale F M, che ha concluso chiedendo l'annullamento della sentenza impugnata in punto di trattamento sanzionatorio, con rinvio alla Corte d'appello di Torino;
udita la relazione svolta dal Consigliere GIUSEPPE NICASTRO.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza del 18/03/2022, la Corte d'appello di Torino, in parziale riforma della sentenza del 21/09/2020 del Tribunale di Cuneo - che, in esito a giudizio abbreviato, aveva condannato S K per i delitti di danneggiamento aggravato (capo 1 dell'imputazione) e di minaccia pluriaggravata (capo 2 dell'imputazione) -, in accoglimento dell'appello dello stesso K, esclusa la contestata recidiva, rideterminava la pena irrogata
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