Cass. pen., sez. I, sentenza 25/01/2021, n. 02955
Sintesi tramite sistema IA Doctrine
L'intelligenza artificiale può commettere errori. Verifica sempre i contenuti generati.
Segnala un errore nella sintesiSul provvedimento
Testo completo
a seguente SENTENZA sul ricorso proposto da D C A, nato a Pompei il 12/12/1974 avverso l'ordinanza del 19/04/2019 del Tribunale di Cremona visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere F C;
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'ordinanza in epigrafe il Tribunale di Cremona, provvedendo in sede di rinvio dalla Corte di cassazione, nuovamente rigettava la richiesta di riesame del decreto di convalida del sequestro probatorio di un cronotachigrafo, adottato dal competente Pubblico ministero nel procedimento a carico di A D C, riguardante il reato di cui all'art. 437 cod. pen.
2. Il condannato ricorre per cassazione, tramite il difensore di fiducia, articolando due motivi. Con il primo motivo il ricorrente deduce la nullità del procedimento di rinvio, e della relativa ordinanza conclusiva, derivante dall'omesso avviso della fissazione dell'udienza camerale al codifensore di fiducia, avvocato V A;
nullità ritualmente eccepita nella predetta udienza ma né dichiarata né sanata. Con il secondo motivo il ricorrente deduce
udita la relazione svolta dal consigliere F C;
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'ordinanza in epigrafe il Tribunale di Cremona, provvedendo in sede di rinvio dalla Corte di cassazione, nuovamente rigettava la richiesta di riesame del decreto di convalida del sequestro probatorio di un cronotachigrafo, adottato dal competente Pubblico ministero nel procedimento a carico di A D C, riguardante il reato di cui all'art. 437 cod. pen.
2. Il condannato ricorre per cassazione, tramite il difensore di fiducia, articolando due motivi. Con il primo motivo il ricorrente deduce la nullità del procedimento di rinvio, e della relativa ordinanza conclusiva, derivante dall'omesso avviso della fissazione dell'udienza camerale al codifensore di fiducia, avvocato V A;
nullità ritualmente eccepita nella predetta udienza ma né dichiarata né sanata. Con il secondo motivo il ricorrente deduce
Iscriviti per avere accesso a tutti i nostri contenuti, è gratuito!
Hai già un account ? Accedi