Cass. pen., sez. IV, sentenza 10/10/2019, n. 41678

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Sul provvedimento

Citazione :
Cass. pen., sez. IV, sentenza 10/10/2019, n. 41678
Giurisdizione : Corte di Cassazione
Numero : 41678
Data del deposito : 10 ottobre 2019
Fonte ufficiale :

Testo completo

la seguente SENTENZA sul ricorso proposto da: A A nato a PALERMO il 01/02/1971 avverso il decreto del 15/11/2017 della CORTE APPELLO di PALERMOudita la relazione svolta dal Consigliere M B;
lette/s0.t.e le conclusioni del PG

RITENUTO IN FATTO

1. Con ordinanza emessa in data 15.11.2017 la Corte di appello di Palermo, decidendo in sede di opposizione a decreto di liquidazione del compenso riconosciuto dal Tribunale di Palermo, sezione misure di prevenzione, all'amministratore giudiziario Avv. A A, in parziale riforma del provvedimento impugnato, riconosceva l'importo di euro 53.085,59 a titolo di compenso, oltre spese indicate nel provvedimento impugnato.

2. Avverso la suddetta ordinanza ha proposto ricorso per Cassazione l'interessato, a mezzo del suo difensore, lamentando quanto segue. Primo motivo: inosservanza ed erronea applicazione della legge penale in relazione all'art. 3, comma 1, lett. a) d.P.R. 177/2015 ed art. 3 Cost. circa il criterio di determinazione del valore del patrimonio aziendale sequestrato, quale base di calcolo ai fini della liquidazione delle spettanze professionali dell'amministratore giudiziario. Secondo motivo: inosservanza ed erronea applicazione della legge penale in relazione all'art. 3, comma 1, lett. a) e 6 d.P.R. 177/2015, avuto riguardo all'autonomia delle spettanze dovute all'amministratore giudiziario anche in qualità di componente del consiglio di amministrazione.
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