Cass. pen., sez. II, sentenza 13/03/2023, n. 10547

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Sul provvedimento

Citazione :
Cass. pen., sez. II, sentenza 13/03/2023, n. 10547
Giurisdizione : Corte di Cassazione
Numero : 10547
Data del deposito : 13 marzo 2023
Fonte ufficiale :

Testo completo

la seguente SENTENZA sul ricorso proposto da: D O, nato in Marocco il 08/05/1985 avverso la sentenza del 26/11/2021 della Corte d'appello di Torino visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale F M, che ha concluso chiedendo che il ricorso sia dichiarato inammissibile;
lette le conclusioni dell'Avv. C F, difensore di D O, che ha concluso chiedendo l'annullamento della sentenza impugnata;
udita la relazione svolta dal Consigliere GIUSEPPE NICASTRO.

RITENUTO IN FATTO

1. Con sentenza del 26/11/2021, la Corte d'appello di Torino confermava la sentenza del 27/11/2020 del Tribunale di Verbania di condanna di O D per i reati di danneggiamento e di minaccia aggravata ai danni di F R e di M C M alla pena complessiva di otto mesi di reclusione.

2. Avverso l'indicata sentenza della Corte d'appello di Torino, ha proposto ricorso per cassazione, per il tramite del proprio difensore, O D, affidato a un unico motivo, con il quale deduce, in relazione all'art. 606, comma 1, lett. b), cod. proc. pen., la violazione dell'art. 175, primo comma, cod. pen., e dell'art. 546, comma 1, lett. e), cod. proc. pen., con riguardo al diniego della concessione della non menzione della condanna nel certificato del casellario giudiziale. Il ricorrente lamenta che la Corte d'appello di Torino abbia negato il richiesto beneficio in ragione di una «prognosi [non] favorevole in ordine alla [propria] condotta futura» e non, come è previsto dall'art. 175, primo comma, cod. pen., «avuto riguardo alle circostanze indicate nell'art. 133» dello stesso codice. Il ricorrente evidenzia altresì che egli «non ha più commesso alcun reato» e che aveva ottenuto dal Tribunale di Verbania la sospensione condizionale della pena, subordinata al risarcimento del danno conseguente al reato di danneggiamento entro dieci mesi dal passaggio in giudicato della sentenza.
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