Cass. pen., sez. V, sentenza 13/01/2023, n. 01069

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Sul provvedimento

Citazione :
Cass. pen., sez. V, sentenza 13/01/2023, n. 01069
Giurisdizione : Corte di Cassazione
Numero : 01069
Data del deposito : 13 gennaio 2023
Fonte ufficiale :

Testo completo

la seguente SENTENZA sul ricorso proposto da: D GRARDO nato a CARAPELLE il 20/10/1961 avverso la sentenza del 21/04/2021 della CORTE APPELLO di TORINOvisti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere G F lette: - la requisitoria scritta presentata - ex art. 23, comma 8, decreto-legge 28 ottobre 2020, n. 137, conv. con modif. dalla legge 18 dicembre 2020, n. 176 - dal Sostituto Procuratore generale della Repubblica presso questa Corte di cassazione FERDINANDO LIGNOLA, che ha chiesto di dichiarare inammissibile il ricorso;
- le conclusioni rassegnate - ai sensi della stessa norma - dall'avvocato E B che, nell'interesse dell'imputato, ha contestato quanto rassegnato dal Procuratore generale in ordine alla dedotta violazione del divieto di reformatio in peius e ha insistito nell'accoglimento del ricorso;

RITENUTO IN FATTO

1. Con sentenza del 21 aprile 2021 la Corte di appello di Torino, in parziale riforma della sentenza resa in data 29 maggio 2018 del Tribunale di Torino - gravata da G D - ha rideterminato la pena irrogata allo stesso imputato in un anno e tre mesi di 1 Cf reclusione ed euro 210,00 di multa e ha confermato nel resto la prima decisione che ne aveva affermato la responsabilità per due episodi di spendita di monete false, commessi in esecuzione del medesimo disegno criminoso, e concesso le circostanze attenuanti generiche.
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