Cass. pen., sez. I, sentenza 07/11/2018, n. 50396
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Testo completo
la seguente SENTENZA sul ricorso proposto da: NT TO nato a [...] il [...] avverso la sentenza del 27/06/2017 della CORTE APPELLO di CATANIAvisti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere DOMENICO FIORDALISI;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore MARIO MARIA STEFANO PINELLI che ha concluso chiedendo Il Proc. Gen. conclude per l'inammissibilità del ricorso o, in subordine, l'annullamento senza rinvio della sentenza impugnata per intervenuta prescrizione. udito il difensore N
RITENUTO IN FATTO
1. TI RE ricorre avverso la sentenza della Corte di appello di Catania del 27 giugno 2017 con la quale, in riforma della sentenza assolutoria del Tribunale di Siracusa del 26 giugno 2013, è stato dichiarato colpevole del reato di cui all'articolo 424 primo comma e 635 codice penale e condannato alla pena di mesi nove di reclusione e al risarcimento del danno in favore delle costituite parti civili perché, allo scopo di danneggiare l'automobile Polo targata AF673CP di proprietà di SS DD parcheggiata sulla pubblica via, appiccava il fuoco alla stessa vettura;
fatto commesso a Rosolini il 14 ottobre 2009. 1.1. Col primo motivo di ricorso, redatto dall'Avvocato RE Raudino, TI deduce travisamento della prova testimoniale sulle dichiarazioni del maresciallo Rosario VI, a seguito della rinnovazione dell'istruttoria dibattimentale disposta dalla Corte d'appello di Catania, in quanto il testimone aveva precisato che la qualità delle immagini estrapolate dalla videocamera posizionata nei pressi della via dove si era sviluppato un incendio non consentiva di identificare la targa del veicolo dal quale sarebbe sceso l'imputato e, quindi, non consentiva di capire cosa avesse in mano il soggetto ripreso, sicché il riconoscimento dell'imputato sarebbe avvenuto solo per il fatto che egli era possessore di un fuoristrada leggero, del quale si notava il faro posteriore meno luminescente dell'altro. Il