Cass. pen., sez. I, sentenza 18/05/2023, n. 21387
Sintesi tramite sistema IA Doctrine
L'intelligenza artificiale può commettere errori. Verifica sempre i contenuti generati.
Segnala un errore nella sintesiSul provvedimento
Testo completo
a seguente SENTENZA sul ricorso proposto da: DI D MASSIMO nato a SALERNO il 27/03/1969 avverso l'ordinanza del 11/11/2022 della CORTE APPELLO di SALERNOudita la relazione svolta dal Consigliere S A;
lette le conclusioni del PG F M che ha concluso per l'inammissibilità;
dato avviso al difensore;
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1. Con il provvedimento impugnato, la Corte d'appello di Salerno, in funzione di giudice dell'esecuzione, ha revocato, a seguito della richiesta del pubblico ministero, il beneficio della sospensione condizionale della pena concesso a Massimo DI D con sentenza ex art. 444 cod. proc. pen. pronunciata dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Salerno in data 14 novembre 2013, irrevocabile in data 2 novembre 2015, per il reato di cui all'art. 186, comma 2, 30 aprile
lette le conclusioni del PG F M che ha concluso per l'inammissibilità;
dato avviso al difensore;
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1. Con il provvedimento impugnato, la Corte d'appello di Salerno, in funzione di giudice dell'esecuzione, ha revocato, a seguito della richiesta del pubblico ministero, il beneficio della sospensione condizionale della pena concesso a Massimo DI D con sentenza ex art. 444 cod. proc. pen. pronunciata dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Salerno in data 14 novembre 2013, irrevocabile in data 2 novembre 2015, per il reato di cui all'art. 186, comma 2, 30 aprile
Iscriviti per avere accesso a tutti i nostri contenuti, è gratuito!
Hai già un account ? Accedi