Cass. pen., sez. I, sentenza 14/12/2022, n. 47336

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Sul provvedimento

Citazione :
Cass. pen., sez. I, sentenza 14/12/2022, n. 47336
Giurisdizione : Corte di Cassazione
Numero : 47336
Data del deposito : 14 dicembre 2022
Fonte ufficiale :

Testo completo

la seguente SENTENZA sul ricorso proposto da: BARRETTA ANGELO nato a NAPOLI il 10/12/1995 avverso la sentenza del 26/01/2022 della CORTE APPELLO di NAPOLIvisti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere M B;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore GIANLUIGI PRATOLA che ha concluso chiedendo l'inammissibilità del ricorso. udito il difensore L'avv;
SALEGNA BEATRICE conclude insistendo per l'accoglimento del ricorso. [vA

RITENUTO IN FATTO

1. Nei confronti di A B sono ascritti i reati di minaccia aggravata in danno di F P (capo 5), ricettazione (capo 4) e detenzione (capo 2) e porto (capo 3) illegali di pistola calibro 6.35, esplosione di colpi d'arma da fuoco sulla pubblica via (art. 703 cod. pen. - capo 7), minaccia aggravata in danno di C G (capo 6), tentato omicidio di F P (capo 1), fatti commessi prima del 27 marzo 2021 (capo 4), il 27 marzo 2021 (capo 5), tra il 27 e il 28 marzo 2021 (capi 2, 3, 7), il 28 marzo 2021 (capi 1 e 6). Con sentenza pronunciata in data 26 gennaio 2022 la Corte di appello di Napoli, in parziale riforma della sentenza in data 15 settembre 2021 del Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Napoli nord che aveva dichiarato l'imputato colpevole di tutti i reati a lui ascritti, ha ridotto la pena ad anni cinque e mesi dieci di reclusione ed € 833 di multa, con conferma nel resto. I fatti, commessi nell'arco di due giornate, sono provati tramite le testimonianze di F P, della madre R C e le ammissioni dell'imputato. Nella serata del 27 marzo 2021 l'imputato si era presentato sotto le finestre dell'abitazione di F P ed aveva profferito minacce al suo indirizzo ed aveva esploso diversi colpi di arma da fuoco. Il giorno successivo, nel pomeriggio, i due, a bordo delle rispettive auto, si erano incrociati e il Baretta aveva esploso due colpi di pistola, costringendo Palmiero a ripararsi dietro l'auto. In relazione al più grave capo 1 sono state ritenute sussistenti le circostanze aggravanti dei motivi futili e della premeditazione, giudicate equivalenti alle attenuanti generiche.
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