Cass. pen., sez. V trib., sentenza 13/07/2018, n. 32408

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Sul provvedimento

Citazione :
Cass. pen., sez. V trib., sentenza 13/07/2018, n. 32408
Giurisdizione : Corte di Cassazione
Numero : 32408
Data del deposito : 13 luglio 2018
Fonte ufficiale :

Testo completo

ato la seguente SENTENZA sul ricorso proposto da: c/ ANTELO TORO GLORIA ROXANA nato il 06/06/1967 nel procedimento a carico di quest'ultimo avverso l'ordinanza del 21/12/2017 del GIP TRIBUNALE di BUSTO ARSIZIO sentita la relazione svolta dal Consigliere A T;
lette/sentite le conclusioni del PG

PASQUALE FIMIANI

Il Proc. Gen. conclude per il rigetto Udito il difensore

RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO

1.Con l'ordinanza impugnata, il Giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Busto Arsizio ha rigettato l'istanza di dissequestro ex art. 263 comma V cod. proc. pen. di due telefoni cellulari e di un orologio da donna sottoposti a vincolo cautelare nel procedimento a carico di G R A T, ritenendo i primi strumenti utilizzati per commettere il reato di spaccio di stupefacenti, il secondo oggetto del delitto di furto aggravato in danno di D N F, presso la quale l'indagata svolgeva attività di badante.

2. Per l'annullamento dell'ordinanza propone ricorso G R A T, a mezzo del difensore, articolando, con unico motivo, censure riguardo l'illogicità della motivazione. Il Tribunale ha ritenuto — a fronte delle deduzioni difensive finalizzate all'esclusione del reato di cui all'art. 624 bis cod. pen. per avere l'indagata libero accesso all'abitazione, disponendo delle chiavi - che la condotta configuri un'ipotesi di furto aggravato dall'abuso di relazione domestica, con ciò immutando i termini della provvisoria contestazione, in violazione del diritto di difesa. Contraddittoria sarebbe, ancora, la motivazione nella parte in cui il Gip ha condiviso la natura di corpo del reato delle cose sequestrate, avendo l'indagata addotto un valido titolo a sostegno della rivendicata proprietà dell'orologio che, peraltro, è stato rinvenuto in seguito alle spontanee dichiarazioni della stessa e non è mai stato asportato dall'abitazione della De Nardi, con conseguente insussistenza dell'ipotesi di reato.
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