Cass. pen., sez. VII, ordinanza 12/12/2018, n. 55650
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a seguente ORDINANZA sul ricorso proposto da: FALSETTA MO nato a PESCARA il 19/08/1982 avverso la sentenza del 04/10/2017 della CORTE APPELLO di L'AQUILAdato avviso alle parti;udita la relazione svolta dal Consigliere L S;R.g. 27662/2018 MOTIVI DELLA DECISIONE L'imputato, F M, a mezzo di difensore di fiducia propone ricorso per cassazione avverso la sentenza emessa dalla Corte di appello dell'Aquila il 4 ottobre 2017 che ha confermato quella pronunciata dal tribunale di Pescara che aveva condannato il primo, all'esito di abbreviato, alla pena ritenuta di giustizia per il reato di cui all'art. 385 cod. pen., perché autorizzato ad uscire di casa per svolgere attività lavorativa dalle ore 8,00 alle ore 18,00 dal lunedì al sabato in seguito ad un controllo era stato sorpreso a bordo di un'auto in transito su corso cittadino nella giornata di domenica alle ore 15,00. Con unico articolato motivo di annullamento la difesa denuncia l'apparenza della motivazione nella parte in cui la sentenza impugnata aveva ignorato la deduzione difensiva per la quale il regime di autorizzazione all'uscita avrebbe riguardato anche la giornata della domenica. Il ricorso è inammissibile perché la dedotta evidenza in fatto circa la esistenza di un regime di autorizzazione all'uscita che avrebbe ricompreso anche la giornata della domenica, in cui intervenne il controllo da parte delle forze di polizia risulta, risulta con carattere di novità, portata, in modo non consentito, per la prima volta all'esame di questa Corte di legittimità. Alla declaratoria di inammissibilità dell'impugnazione segue la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e dell'equa somma di euro 3.000,00 in favore della cassa delle ammende.
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