Cass. civ., SS.UU., ordinanza 03/03/2020, n. 05907

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Sul provvedimento

Citazione :
Cass. civ., SS.UU., ordinanza 03/03/2020, n. 05907
Giurisdizione : Corte di Cassazione
Numero : 05907
Data del deposito : 3 marzo 2020
Fonte ufficiale :

Testo completo

nciato la seguente ORDINANZA sul ricorso 8415-2019 proposto da: REGIONE LAZIO, in persona del Presidente pro tempore, elettivamente domiciliata in ROMA,

CORSO DEL RINASCIMENTO

11, presso lo studio dell'avvocato G P, che la rappresenta e difende;

- ricorrente -

contro

DIRER, DIRER - DIRL LAZIO - ASSOCIAZIONE DIRIGENTI E QUADRI DIRETTIVI DELLA REGIONE LAZIO E DEGLI ENTI COLLEGATI, struttura regionale della FEDIRETS, in persona del legale rappresentante pro tempore, elettivamente domiciliata in ROMA, VIA G.P.

DA PALESTRINA

19, presso lo studio dell'avvocato D T, che la rappresenta e difende;

- controricorrente -

nonchè

contro

MAZZAROTTO ANTONIO, BIOLGHINI TIZIANA, CIBIN PAOLO, MACERONI PIERLUCA, SCHEIBER CLAUDE, MARTA LUCA, DENICOLO' SILVANA, BLASI SILVIA, CORRADO VALENTINA, BARILLARI DAVIDE, PORRELLO DEVID, PERRILLI GIANLUCA;

- intimati -

per revocazione della sentenza n. 29080/2018 della CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE, depositata il 13/11/2018. Udita la relazione della causa svolta nella camera di consiglio del 28/01/2020 dal Consigliere E V.

RITENUTO CHE:

1.- La Direr-Dirl Lazio (Associazione dei dirigenti e dei quadri direttivi delle regioni italiane;
di seguito anche solo Direr) e alcuni dirigenti di ruolo della Regione Lazio impugnarono, dinanzi al Tribunale amministrativo regionale del Lazio, gli avvisi di ricerca di personale esterno per l'affidamento degli incarichi di Direzione di aree e Uffici dirigenziali, gli atti presupposti, connessi e conseguenziali (tra cui le deliberazioni della Giunta regionale n. 53, n. 62 e n. 148 del 2013 e il regolamento regionale n. 1/2002), nonché i relativi provvedimenti di conferimento degli incarichi dirigenziali a soggetti esterni all'amministrazione. 2.- Nel giudizio si costituirono la Regione Lazio ed intervennero, ad adiuvandum della Direr, alcuni consiglieri regionali. Ric. 2019 n. 08415 sez. 5U - ud. 28-01-2020 -2- L'adito Tar del Lazio, con sentenza n. 3670/2015 (e per quanto rileva in questa sede), declinò la sua giurisdizione in riferimento all'impugnativa degli atti di conferimento degli incarichi dirigenziali;
la ritenne sussistente, invece, in relazione all'impugnativa investente gli atti di macro-organizzazione di riordino delle strutture amministrative regionali (delibera n. 53 del 2013) e di novellazione del regolamento concernente i criteri e le procedure per il conferimento degli incarichi dirigenziali (delibera n. 62 del 2013), nonché a connessi profili inerenti agli atti di conferimento di tali incarichi. 3. - Avverso questa decisione proposero appello principale la Regione Lazio e incidentale la Direr (oltre ad altri interessati), nonché intervennero ad opponendum la

CIDA

Enti locali e altri dirigenti della Regione Lazio. Il Consiglio di Stato, con sentenza n. 1367 del 27 marzo 2017 - preso atto delle ordinanze n. 11387, n. 11711, 11712 e 11713 del 2016 di questa Corte a Sezioni Unite, che avevano dichiarato sussistente la giurisdizione del giudice ordinario sulle controversie relative al conferimento degli incarichi dirigenziali - accolse l'appello della Regione Lazio e dichiarò la giurisdizione del giudice ordinario anche sull'impugnativa che il primo giudice aveva ritenuto spettante alla cognizione del giudice amministrativo. 4. - Tale sentenza del Consiglio di Stato veniva, quindi, impugnata dalla Direr, per motivi attinenti alla giurisdizione, dinanzi a questa Corte a Sezioni Unite e il ricorso veniva accolto con sentenza n. 29080 del 13 novembre 2018, con cui era dichiarata la giurisdizione del giudice amministrativo. 5. - Questa sentenza è stata impugnata dalla Regione Lazio per revocazione, ai sensi del combinato disposto di cui agli artt. 391-bis e 395, primo comma, n. 4, c.p.c. Resiste con controricorso la Direr-Dirl Lazio, mentre non hanno svolto attività difensiva in questa sede gli intimati Antonio Ric. 2019 n. 08415 sez. SU - ud. 28-01-2020 -3- M, T B , P C, P M, C S, M L, S D, V C, D B, D P e G P. La proposta del relatore, ai sensi degli artt. 391 bis e 380 bis c.p.c., è stata ritualmente comunicata unitamente al decreto di fissazione dell'adunanza in camera di consiglio, in prossimità della quale la ricorrente ha depositato memoria.
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