Cass. civ., SS.UU., ordinanza 28/09/2020, n. 20445

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Sul provvedimento

Citazione :
Cass. civ., SS.UU., ordinanza 28/09/2020, n. 20445
Giurisdizione : Corte di Cassazione
Numero : 20445
Data del deposito : 28 settembre 2020
Fonte ufficiale :

Testo completo

nciato la seguente ORDINANZA sul ricorso 7768-2019 proposto da: CO.LO.COOP - CONSORZIO LOMBARDO COOPERATIVE S.C.A.R.L. IN LIQUIDAZIONE VOLONTARIA, in persona del liquidatore pro tempore, elettivamente domiciliata in ROMA, VIA DEI

MARCELLINI

33, presso lo studio dell'avvocato LETIZIA GRECO, rappresentata e difesa dall'avvocato GAETANO CARMELO TAFURI;

- ricorrente -

contro

MINISTERO DELL'INTERNO, in persona del Ministro pro tempore, PREFETTURA - UFFICIO TERRITORIALE DEL GOVERNO DI MILANO, in persona del Prefetto pro tempore, elettivamente domiciliati in ROMA, VIA DEI

PORTOGHESI

12, presso l'AVVOCATURA GENERALE DELLO STATO;

- controricorrenti -

avverso la sentenza n. 4620/2018 del CONSIGLIO DI STATO, depositata il 27/07/2018. Udita la relazione della causa svolta nella camera di consiglio del 21/07/2020 dal Consigliere ROBERTO GIOVANNI CONTI.

Fatti di causa

La CO.LO.Coop. -Consorzio Lombardo Cooperative - s.c.ra.I., ha proposto ricorso per cassazione innanzi a queste Sezioni Unite contro la Prefettura della Provincia di Milano e il Ministero dell'Interno, impugnando la sentenza resa dal Consiglio di Stato n.4620/2018, pubblicata il 27.7.2018 con la quale era stato rigettato l'appello proposto dallo stesso Consorzio contro la sentenza del TAR della Lombardia.II giudice di primo grado aveva rigettato il ricorso contro l'informativa interdittiva antimafia del 19.12.2016, confermativa di altri analoghi provvedimenti adottati nei confronti del medesimo soggetto. Si sono costituiti in giudizio il Ministero dell'Interno e la Prefettura Ufficio territoriale del governo di Milano con controricorso. Il procedimento é stato trattato con le forme dell'art.380 bis c.p.c. Ragioni delta decisione Il Consiglio di stato, per quel che qui interessa, ha ritenuto che: a) la sentenza che decide una domanda dì riesame di una precedente interdittiva deve valutare l'esistenza di un fatto realmente nuovo, perché sopravvenuto ovvero non

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