Cass. pen., sez. VI, sentenza 08/03/2023, n. 09863
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Testo completo
la seguente SENTENZA sul ricorso proposto da: CC MI OL nato a [...] il [...] avverso la sentenza della Corte di appello di Napoli del 12/01/2023 visti gli atti, la sentenza impugnata e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Enrico Gallucci;
lette le conclusioni scritte del Pubblico ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale, Nicola Lettieri, che ha chiesto che il ricorso sia dichiarato inammissibile.
RITENUTO IN FATTO
1. Con la sentenza impugnata, la Corte d'Appello di Napoli ha negato la consegna di CC MI OL (cittadino italiano) richiesta a seguito di mandato di arresto europeo emesso dalla Autorità Giudiziaria del Belgio per l'esecuzione della pena residua di 1.706 giorni di reclusione - relativa alla condanna a cinque anni di reclusione - inflitta per il reato di produzione, vendita, acquisto di sostanze stupefacenti dalla Corte di appello di Anversa con sentenza del 15 settembre 2021, divenuta esecutiva.
2. La Corte di appello ha ritenuto che sussistevano tutti i presupposti per l'accoglimento della richiesta ma che, essendo l'interessato cittadino italiano, dovesse trovare applicazione il motivo facoltativo di rifiuto della consegna di cui all'art. 18 bis, comma 2, I.n. 69 del 2005, risultando presenti tutte le condizioni per il riconoscimento della sentenza di condanna straniera ex art. 10 d.lg. n. 161 del 2010, sentenza della quale ha quindi ordinato l'esecuzione in Italia.
3. Avverso la sentenza, a mezzo dei propri difensori, ricorre CC MI deducendo un unico motivo, relativo alla illegittimità del riconoscimento della sentenza