Cass. pen., sez. IV, sentenza 12/03/2021, n. 09856

la seguente SENTENZA sul ricorso proposto da: M R G F nato il 19/03/1984 avverso la sentenza del 18/06/2019 del GIP TRIBUNALE dì GENOVA udita la relazione svolta dal Consigliere FRANCESCA PICARDI;
lette le conclusioni del PG.

RITENUTO IN FATTO

1.M R G F, con il ricorso avverso la sentenza ex art. 444 cod.proc.pen. che ha applicato nei suoi confronti, riconosciute le generiche, la pena sospesa di anni 1 e mesi 6 di reclusione e la sospensione della patente per mesi 24, per il reato di cui all'art. 589-bis cod.pen. (per avere cagionato in data 30 gennaio 2017 il decesso del pedone che attraversava la strada in corrispondenza del passaggio pedonale, investendolo in data 12 gennaio 2017, mentre era alla guida del proprio motociclo, con le luci anabbaglianti non funzionanti, senza concedere la dovuta precedenza e prestare la prudenza e l'attenzione necessarie a salvaguardare la sicurezza stradale), ha dedotto la carenza di motivazione in ordine alla quantificazione della durata della sanzione amministrativa accessoria della patente di guida, essendosi il g.i.p. limitato a formulare sul punto considerazioni del tutto generiche (gravità della condotta e delle conseguenze che ne sono derivate).

RITENUTO IN DIRITTO

1. In via preliminare va ricordato che alla questione "se, in caso di sentenza di applicazione della pena, a seguito della introduzione della previsione di cui all'art. 448, comma 2-bis, cod. proc. pen., sia ammissibile o meno, e, nel primo caso, in quali limiti, il ricorso per cassazione che abbia ad oggetto l'applicazione o l'omessa applicazione di sanzioni amministrative accessorie", le Sezioni Unite hanno dato risposta positiva all'esito della camera di consiglio del 26 settembre 2019 (Sez. U, n. 21369 del 26/09/2019 cc. - dep. 17/07/2020, Rv. 279349 - 01).