Cass. civ., SS.UU., sentenza 18/12/2018, n. 32726
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Testo completo
unciato la seguente SENTENZA sul ricorso 5910-2017 proposto da:
CONSORZIO DI BONIFICA
9 DI CATANIA, in persona del legale rappresentante pro tempore, elettivamente domiciliato in ROMA,
PIAZZA CAVOUR
17, presso lo studio dell'avvocato M D B, rappresentato e difeso dagli avvocati F B e F M;
- ricorrente -
contro
ASSESSORATO REGIONALE RISORSE AGRICOLE ED ALIMENTARI DELLA REGIONE SICILIANA, ASSESSORATO REGIONE TERRITORIO ED AMBIENTE DELLA REGIONE SICILIANA, in persona dei rispettivi legali rappresentanti pro tempore, elettivamente domiciliati in ROMA, VIA DEI
PORTOGHESI
12, presso l'AVVOCATURA GENERALE DELLO STATO , SARPIETRO GAETANO, SARPIETRO EMIDIO, MUSUMECI CARMELA, STRANO ROSARIO SERGIO, STRANO ANNA ELISABETTA, CARBONARO MARIA GRAZIA, FRANCAVIGLIA ANTONIO FABRIZIO, CUSCUNA' FRANCESCA, CUSCUNA' ROSA, CUSCUNA' GIUSEPPA, RAPISARDA ALFIA, DISTEFANO MARIA ANTONELLA, DISTEFANO PATRIZIA ANASTASIA, DISTEFANO SANTI MARTINO, DISTEFANO FRANCESCO, TORRISI LUIGI, FALLICA CARMELA, SPITALERI ANTONINO, SBARATTA GAETANA, SPITALERI GIUSEPPE, CORALLO VINCENZA, PALAZZO ANTONINO, RAPISARDA ANTONINO, SCUDERI ALESSANDRO, FICHERA ROSA, SPOTO FRANCESCO SALVATORE, SPOTO ANNA MARIA, FALLICA CARMELA, DISTEFANO ROSA, PAPPALARDO GIUSEPPE, ANDRONICO CARMELA, ANDRONICO MARIO, AIELLO DOMENICA, SPAMPINATO STEFANO, PATTI SEBASTIANO, PATTI CARLO, PATTI ANNA, RUSSO LUCIA NUNZIATA, elettivamente domiciliati in ROMA, presso la CANCELLERIA DELLA CORTE DI CASSAZIONE, rappresentati e difesi dall'avvocato FRANCESCO FURNARI;
- controricorrenti -
avverso la sentenza n. 238/2016 del TRIBUNALE SUPERIORE DELLE ACQUE PUBBLICHE, depositata il 26/07/2016. Udita la relazione della causa svolta nella pubblica udienza del 06/11/2018 dal Consigliere ANTONIO PIETRO LAMORGESE;
Ric. 2017 n. 05910 sez. SU - ud. 06-11-2018 -2- udito il Pubblico Ministero, in persona dell'Avvocato Generale MARCELLO MATERA, che ha concluso per l'inammissibilità, in subordine rigetto del ricorso;
uditi gli avvocati Alberto Giaconia per delega dell'avvocato Febo Battaglia ed Ilia Massarelli per l'Avvocatura Generale dello Stato.
FATTI DI CAUSA
1.- Il TSAP, con sentenza del 26 luglio 2016, ha rigettato il gravame del Consorzio di bonifica 9 di Catania avverso l'impugnata sentenza del TRAP per la Sicilia che lo aveva condannato al risarcimento dei danni in favore dei proprietari, indicati in epigrafe con capofila G S, dei terreni agricoli ubicati nella contrada di Lembiso, nel territorio del Comune di Ramacca, allagati da uno straripamento delle acque del Canale Lembiso che li attraversava, in quanto il suo alveo era attraversato da canne ed erbe palustri non rimosse. 2.- Il predetto Consorzio aveva eccepito il difetto di legittimazione passiva, assumendo che la manutenzione dell'alveo del canale non rientrasse nelle proprie attribuzioni, ma in quelle della Regione Siciliana per il tramite degli Assessorati Regionali (Risorse Agricole e Alimentari, Territorio e Ambiente), chiamati in causa, cui spettava la vigilanza e, quindi, la responsabilità o corresponsabilità per i danni derivanti dalla mancanza di manutenzione del canale. 3.- La sentenza impugnata ha affermato l'esclusiva legittimazione del Consorzio di bonifica 9, in ragione del fatto che il predetto canale non era un corso d'acqua naturale, ma un canale artificiale «di bonifica e di irrigazione», cioè una «opera pubblica» la cui gestione e manutenzione, ordinaria e straordinaria, era di competenza del consorzio, a norma dell'art. 8 della legge reg. 25 maggio 1995, n. 45;
ha infine rigettato i motivi di gravame riguardanti il nesso di causalità e la misura del danno. Ric. 2017 n. 05910 sez. SU - ud. 06-11-2018 -3- 4.- Avverso questa sentenza ha proposto ricorso per cassazione il Consorzio di bonifica 9 di Catania, illustrato da memoria, cui si sono opposti G S ed altri trentasette proprietari, nonché l'Assessorato Regionale Risorse Agricole e Alimentari e l'Assessorato Regione Territorio e Ambiente della Regione Siciliana.
RAGIONI DELLA DECISIONE
1.- I motivi di ricorso contengono in rubrica la mera indicazione della tipologia del mezzo proposto, ai sensi dell'art. 360 n. 3 e/o 5 c.p.c., senza
CONSORZIO DI BONIFICA
9 DI CATANIA, in persona del legale rappresentante pro tempore, elettivamente domiciliato in ROMA,
PIAZZA CAVOUR
17, presso lo studio dell'avvocato M D B, rappresentato e difeso dagli avvocati F B e F M;
- ricorrente -
contro
ASSESSORATO REGIONALE RISORSE AGRICOLE ED ALIMENTARI DELLA REGIONE SICILIANA, ASSESSORATO REGIONE TERRITORIO ED AMBIENTE DELLA REGIONE SICILIANA, in persona dei rispettivi legali rappresentanti pro tempore, elettivamente domiciliati in ROMA, VIA DEI
PORTOGHESI
12, presso l'AVVOCATURA GENERALE DELLO STATO , SARPIETRO GAETANO, SARPIETRO EMIDIO, MUSUMECI CARMELA, STRANO ROSARIO SERGIO, STRANO ANNA ELISABETTA, CARBONARO MARIA GRAZIA, FRANCAVIGLIA ANTONIO FABRIZIO, CUSCUNA' FRANCESCA, CUSCUNA' ROSA, CUSCUNA' GIUSEPPA, RAPISARDA ALFIA, DISTEFANO MARIA ANTONELLA, DISTEFANO PATRIZIA ANASTASIA, DISTEFANO SANTI MARTINO, DISTEFANO FRANCESCO, TORRISI LUIGI, FALLICA CARMELA, SPITALERI ANTONINO, SBARATTA GAETANA, SPITALERI GIUSEPPE, CORALLO VINCENZA, PALAZZO ANTONINO, RAPISARDA ANTONINO, SCUDERI ALESSANDRO, FICHERA ROSA, SPOTO FRANCESCO SALVATORE, SPOTO ANNA MARIA, FALLICA CARMELA, DISTEFANO ROSA, PAPPALARDO GIUSEPPE, ANDRONICO CARMELA, ANDRONICO MARIO, AIELLO DOMENICA, SPAMPINATO STEFANO, PATTI SEBASTIANO, PATTI CARLO, PATTI ANNA, RUSSO LUCIA NUNZIATA, elettivamente domiciliati in ROMA, presso la CANCELLERIA DELLA CORTE DI CASSAZIONE, rappresentati e difesi dall'avvocato FRANCESCO FURNARI;
- controricorrenti -
avverso la sentenza n. 238/2016 del TRIBUNALE SUPERIORE DELLE ACQUE PUBBLICHE, depositata il 26/07/2016. Udita la relazione della causa svolta nella pubblica udienza del 06/11/2018 dal Consigliere ANTONIO PIETRO LAMORGESE;
Ric. 2017 n. 05910 sez. SU - ud. 06-11-2018 -2- udito il Pubblico Ministero, in persona dell'Avvocato Generale MARCELLO MATERA, che ha concluso per l'inammissibilità, in subordine rigetto del ricorso;
uditi gli avvocati Alberto Giaconia per delega dell'avvocato Febo Battaglia ed Ilia Massarelli per l'Avvocatura Generale dello Stato.
FATTI DI CAUSA
1.- Il TSAP, con sentenza del 26 luglio 2016, ha rigettato il gravame del Consorzio di bonifica 9 di Catania avverso l'impugnata sentenza del TRAP per la Sicilia che lo aveva condannato al risarcimento dei danni in favore dei proprietari, indicati in epigrafe con capofila G S, dei terreni agricoli ubicati nella contrada di Lembiso, nel territorio del Comune di Ramacca, allagati da uno straripamento delle acque del Canale Lembiso che li attraversava, in quanto il suo alveo era attraversato da canne ed erbe palustri non rimosse. 2.- Il predetto Consorzio aveva eccepito il difetto di legittimazione passiva, assumendo che la manutenzione dell'alveo del canale non rientrasse nelle proprie attribuzioni, ma in quelle della Regione Siciliana per il tramite degli Assessorati Regionali (Risorse Agricole e Alimentari, Territorio e Ambiente), chiamati in causa, cui spettava la vigilanza e, quindi, la responsabilità o corresponsabilità per i danni derivanti dalla mancanza di manutenzione del canale. 3.- La sentenza impugnata ha affermato l'esclusiva legittimazione del Consorzio di bonifica 9, in ragione del fatto che il predetto canale non era un corso d'acqua naturale, ma un canale artificiale «di bonifica e di irrigazione», cioè una «opera pubblica» la cui gestione e manutenzione, ordinaria e straordinaria, era di competenza del consorzio, a norma dell'art. 8 della legge reg. 25 maggio 1995, n. 45;
ha infine rigettato i motivi di gravame riguardanti il nesso di causalità e la misura del danno. Ric. 2017 n. 05910 sez. SU - ud. 06-11-2018 -3- 4.- Avverso questa sentenza ha proposto ricorso per cassazione il Consorzio di bonifica 9 di Catania, illustrato da memoria, cui si sono opposti G S ed altri trentasette proprietari, nonché l'Assessorato Regionale Risorse Agricole e Alimentari e l'Assessorato Regione Territorio e Ambiente della Regione Siciliana.
RAGIONI DELLA DECISIONE
1.- I motivi di ricorso contengono in rubrica la mera indicazione della tipologia del mezzo proposto, ai sensi dell'art. 360 n. 3 e/o 5 c.p.c., senza
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