CGARS, sez. I, sentenza 2023-01-04, n. 202300013
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Testo completo
Pubblicato il 04/01/2023
N. 00013/2023REG.PROV.COLL.
N. 00318/2022 REG.RIC.
REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il CONSIGLIO DI GIUSTIZIA AMMINISTRATIVA PER LA REGIONE SICILIANA
Sezione giurisdizionale
ha pronunciato la presente
SENTENZA
sul ricorso numero di registro generale 318 del 2022, proposto dalla società
-OMISSIS-, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato Salvatore Giacalone, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;
contro
Ministero dell'Interno, Ufficio Territoriale del Governo Trapani, Gruppo Interforze di Polizia, Anac - Autorità Nazionale Anticorruzione, in persona dei legali rappresentanti pro tempore , rappresentati e difesi dall'Avvocatura dello Stato presso la cui sede distrettuale sono domiciliati ex lege in Palermo, via Valerio Villareale, n. 6;
Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Trapani, non costituito in giudizio;
per la riforma
della sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia (Sezione Prima) n. 950/2022;
Visti il ricorso in appello e i relativi allegati;
Visti gli atti di costituzione in giudizio del Ministero dell'Interno e dell’Ufficio Territoriale del Governo Trapani e del Gruppo Interforze di Polizia e di Anac – Autorità Nazionale Anticorruzione;
Visti tutti gli atti della causa;
Vista l’ordinanza n. 190/2022 dello 06/05/2022;
Relatore nell'udienza pubblica del giorno 16 novembre 2022 il Cons. Maria Immordino e uditi per le parti gli avvocati come da verbale;
Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue.
FATTO e DIRITTO
1. L’odierna parte appellante impugnava in prime cure, anche con motivi aggiunti, il decreto prot. n. 31594 del 7.5.21 di rigetto della istanza di permanenza nella cd. “White List”, l’Informazione Antimafia Interdittiva prot. n. 37424 del 31.5.21, nonché, unitamente ad altri atti, in via di invalidità derivata la Decisione CIIA n. 513 del 14.6.21 di cancellazione d’ufficio dall’Albo delle Imprese Artigiane e la comunicazione A.N.A.C. prot. n. 41905 del 24.5.21 di intervenuto inserimento di “annotazione sanzionatoria” nel Casellario Informatico.
2. Il TAR adito, dopo aver accolto la domanda cautelare proposta dal ricorrente, con la sentenza in epigrafe, indicata, melius re perpensa respingeva il ricorso, ritenendo che una valutazione unitaria degli elementi indiziari consentisse di ritenere legittimi gli atti impugnati, sulla base delle seguenti motivazioni:
a) che l’Amministrazione “si basa non già, come asserito da parte ricorrente, sul solo legame parentale o di affinità con il -OMISSIS-, ma su plurimi elementi da vagliare, come già chiarito, unitariamente, tra cui emergono:
- lo stretto rapporto di affinità del legale rappresentante della società ricorrente con soggetto condannato per associazione mafiosa;
- la partecipazione attiva del figlio del soggetto pregiudicato all’attività