CGARS, sez. I, sentenza 2024-08-05, n. 202400617
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Pubblicato il 05/08/2024
N. 00617/2024REG.PROV.COLL.
N. 00102/2023 REG.RIC.
REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il CONSIGLIO DI GIUSTIZIA AMMINISTRATIVA PER LA REGIONE SICILIANA
Sezione giurisdizionale
ha pronunciato la presente
SENTENZA
sul ricorso numero di registro generale 102 del 2023, proposto dall’Autorità di Sistema Portuale dello Stretto, in persona del Presidente pro tempore , rappresentata e difesa dagli avvocati S Z e A G, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;
contro
la Cnte &Tourist s.p.a., in persona del legale rappresentante pro tempore , rappresentata e difesa dagli avvocati F C, G L P e D A, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;
nei confronti
del Comune di Villa San Giovanni, in persona del Sindaco pro tempore , della Città Metropolitana di Reggio Calabria, in persona del Sindaco metropolitano pro tempore , della Regione Calabria, in persona del Presidente della Giunta regionale pro tempore , e della Diano s.p.a., in persona del legale rappresentante pro tempore , non costituiti in giudizio;
per la riforma
della sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia, sezione staccata di Catania (Sezione Terza), n. 1765/2022, resa tra le parti, pubblicata il 1° luglio 2022, notificata il 7 novembre 2022, pronunciata nel giudizio di primo grado n.r.g. 1572/2020;
Visti il ricorso in appello e i relativi allegati;
Visto l'atto di costituzione in giudizio della Cnte &Tourist s.p.a.;
Vista l’ordinanza cautelare n. 64 del 2023;
Visti tutti gli atti della causa;
Relatore, nell'udienza pubblica del giorno 21 marzo 2024, il consigliere Michele Pizzi e uditi per le parti l’avvocato S Z e l’avvocato D A;
Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue.
FATTO
1. Con ricorso proposto innanzi al T.a.r. per la Sicilia, sezione staccata di Catania, notificato il 30 ottobre 2020 e depositato il 5 novembre 2020, la Cnte&Tourist s.p.a. esponeva:
- di essere una società appartenente al gruppo armatoriale Cnte&Tourist attivo nel settore del trasporto marittimo passeggeri e merci, non soltanto sullo Stretto di Messina, ma anche in numerosi collegamenti con le isole minori siciliane e con la Penisola;
- di svolgere, accanto all’attività di vettore marittimo, anche l’attività di impresa portuale ai sensi della legge n. 84/1994 e, più precisamente, di assicurare la gestione degli approdi portuali di Messina-Rada San Francesco e di Villa San Giovanni;
- di aver presentato, in data 1° febbraio 2013, alla Capitaneria di porto di Reggio Calabria un’istanza per il rilascio di una concessione demaniale marittima per la realizzazione di un molo d’attracco per navi traghetto per il collegamento Messina-Reggio Calabria e viceversa, per il trasporto su gomma di autoveicoli e mezzi pesanti, localizzato in località Pentimele in corrisponde del varco nord del porto di Reggio Calabria;
- che anche la società Diano s.p.a. aveva nel frattempo presentato una parallela richiesta per l’esecuzione di un intervento similare a quello proposto dalla Cnte&Tourist, da realizzare in prossimità di quest’ultimo;
- che, su richiesta della Capitaneria di Porto di Reggio Calabria, la ricorrente e la Diano s.p.a. avevano armonizzato le rispettive proposte e, pertanto, la predetta Capitaneria, con nota prot. n. 6116 dell’11 febbraio 2014, aveva convocato la conferenza di servizi, nell’ambito della quale l’intervento proposto aveva trovato favorevole apprezzamento da parte di tutti gli enti coinvolti, ivi compreso il Comune di Reggio Calabria, che espresse parere favorevole dopo ulteriori modifiche e integrazioni progettuali da parte delle società richiedenti;
- di aver altresì presentato congiuntamente alla Diano s.p.a. nell’agosto del 2016, su richiesta della Capitaneria di Porto di Reggio Calabria, istanza di valutazione d’impatto ambientale, che si era conclusa favorevolmente con l’emissione del decreto del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, di concerto con il Ministero per i beni e le attività culturali, n. 310 del 22 ottobre 2019, recante parere favorevole di compatibilità ambientale del « Progetto per la realizzazione, in località Pentimele, di un molo d’attracco per navi da traghetto per il collegamento marittimo Reggio Calabria-Messina e viceversa, per il trasporto su gomma di autoveicoli e mezzi pesanti »;
- che, a seguito delle modifiche intervenute alla legge n. 84/1994, era stata medio tempore istituita l’Autorità di sistema portuale dello Stretto con sede in Messina, con competenze in materia di indirizzo, programmazione, controllo, coordinamento e promozione delle operazioni portuali e delle altre attività commerciali e industriali nei porti di Messina, Tremestieri, Milazzo, Villa San Giovanni e Reggio Calabria;
- di aver trasmesso alla predetta Autorità di sistema portuale dello Stretto una nota di sollecito in data 26 ottobre 2020, per la conclusione del procedimento di rilascio della concessione demaniale marittima;
- che la medesima Autorità, in data 7 agosto 2020, aveva nel frattempo adottato il Piano operativo triennale 2020-2022;
- che la lettera a) del paragrafo 5.4. “ Azioni strategiche prioritarie nel medio e lungo termine ” del predetto Piano operativo triennale concerne il “ completamento del nuovo assetto per il traghettamento sullo Stretto ”;
- di non essere in grado di prevedere quali ulteriori determinazioni l’Autorità di sistema portuale avrebbe inteso assumere alla luce del predetto Piano operativo triennale, con riferimento al menzionato procedimento di rilascio della concessione demaniale marittima, e di essere costretta ad impugnare tale previsione per l’eventualità che questa fosse da qualificare come atto di natura soprassessoria, o come provvedimento implicito di rigetto.
2. La ricorrente quindi impugnava il Piano operativo triennale 2020-2022 approvato dal comitato di gestione dell’Autorità di sistema portuale dello Stretto in data 7 agosto 2020 e, in particolare, il relativo par. 5.4 “ Azioni strategiche prioritarie nel medio e lungo termine ”, lett. a).
3. Il ricorso introduttivo di primo grado era articolato nei seguenti tre motivi:
i) violazione dell’art. 2 della legge n. 241/1990, dell’art. 97 della Costituzione e del principio di buon andamento, nonché degli obblighi di correttezza e buona fede;
ii) violazione degli articoli 3, 7 e 10- bis della legge n. 241/1990, eccesso di potere per irragionevolezza, illogicità, difetto di istruttoria e disparità di trattamento, violazione dei principi di buona fede, correttezza e leale collaborazione;
iii) violazione degli articoli 5 e 9 della legge n. 84/1994, eccesso di potere per sviamento.
4. Nel giudizio di primo grado si costituiva l’Autorità di sistema portuale dello Stretto, chiedendo il rigetto del ricorso.
5. Si costituiva altresì la Regione Calabria, eccependo il proprio difetto di legittimazione passiva.
6. Con successivo ricorso per motivi aggiunti notificato il 22 novembre 2021 e depositato il 26 novembre 2021, la Cnte&Tourist esponeva ulteriormente:
- che l’Autorità di sistema portuale dello Stretto, in data 23 marzo 2021, aveva rappresentato alla ricorrente la necessità di integrare l’istanza di concessione demaniale marittima con ulteriore documentazione;
- di aver presentato, in data 11 maggio 2021, la documentazione richiesta;
- di aver ricevuto, in data 15 luglio 2021, un preavviso di rigetto ai sensi dell’art. 10- bis della legge n. 241/1990, in quanto la concessione demaniale nel porto di Reggio Calabria non avrebbe potuto essere rilasciata stante il divieto di cui all’art. 18, comma 7, della legge n. 84/1994, essendo la ricorrente già titolare di una concessione presso il porto di Villa San Giovanni e dovendo entrambi i menzionati porti essere considerati come un “ unico mercato rilevante ”;
- di aver presentato osservazioni in data 23 luglio 2021, contestando il preavviso di rigetto;
- che tuttavia il Presidente dell’Autorità di sistema portuale dello Stretto, con decreto n. 176 del 22 settembre 2021, aveva rigettato l’istanza della ricorrente, per le motivazioni già contenute nel preavviso di rigetto.