Consiglio di Stato, sez. IV, sentenza 2021-02-09, n. 202101191
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Pubblicato il 09/02/2021
N. 01191/2021REG.PROV.COLL.
N. 08188/2018 REG.RIC.
N. 09901/2018 REG.RIC.
REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Consiglio di Stato
in sede giurisdizionale (Sezione Quarta)
ha pronunciato la presente
SENTENZA
sul ricorso numero di registro generale 8188 del 2018, proposto dal Comune di Canosa di Puglia, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentato e difeso dagli avvocati G P e M D D, con domicilio eletto presso lo studio legale del primo in Roma, corso Rinascimento, n. 11;
contro
la Regione Puglia, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentato e difeso dall'avvocato T T C, con domicilio eletto in Roma, via Barberini, n. 36;
l’Agenzia Regionale per la Prevenzione e la Protezione dell'Ambiente - A.R.P.A. Puglia, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentato e difeso dall'avvocato Massimo F. Ingravalle, con domicilio eletto in Roma, viale Parioli, n. 180 (studio avvocato Sanino);
la Provincia Barletta-Andria-Trani, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentato e difeso dall'avvocato Gennaro Rocco Notarnicola, con domicilio digitale come da PEC Registri di Giustizia;
l’Autorità di Bacino della Puglia, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentato e difeso dall'Avvocatura generale dello Stato, domiciliato in Roma, via dei Portoghesi, n. 12;
nei confronti
la Bleu S.r.l. (oggi Dupont Energetica S.p.a.), in persona del legale rappresentante p.t., rappresentato e difeso dagli avvocati A C, B A P e L D T, con domicilio eletto presso lo studio dell’avvocato A C in Roma, via Principessa Clotilde, n. 2;
i signori L S, C F, A S, A F, A P, G D B, L A, S M, P T, P U, A C, Camillo D'Alessandro, G M, A L, Diletta D'Alessandro, V M, A C, F T, G D, I B, M M, M G C, S C, rappresentati e difesi dagli avvocati N A S, F T e P V S, con domicilio digitale come da Pec Registri di Giustizia;
l’Associazione Italia Nostra Onlus, i signori Giordano Bruno e Giuseppe Dioniso, non costituiti in giudizio;
sul ricorso numero di registro generale 9901 del 2018, proposto dal
Comune di Minervino Murge, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentato e difeso dall'avvocato Luigi Paccione, con domicilio eletto in Roma, via Barnaba Tortolini, n. 30 (studio dott. A. Placidi);
contro
la Regione Puglia, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentato e difeso dall'avvocato T T C, con domicilio eletto in Roma, via Barberini, n. 36;
la Provincia Barletta-Andria-Trani, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentato e difeso dall'avvocato Gennaro Rocco Notarnicola, con domicilio digitale come da PEC Registri di Giustizia;
la Agenzia Regionale per la Prevenzione e la Protezione dell'Ambiente - Arpa Puglia, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentato e difeso dall'avvocato Massimo Felice Ingravalle, con domicilio eletto presso l’avvocato Mario Sanino, in Roma, viale Parioli, n. 180;
l’Autorità di Bacino - Distretto Idrografico Appennino Meridionale, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentato e difeso per legge dall'Avvocatura Generale dello Stato, domiciliato in Roma, via dei Portoghesi, n. 12;
nei confronti
la Bleu S.r.l. (oggi Dupont Energetica S.p.a.), in persona del legale rappresentante p.t., rappresentato e difeso dagli avvocati A C, B A P e L D T, con domicilio eletto presso lo studio dell’avvocato A C in Roma, via Principessa Clotilde, n. 2;
i signori L S, C F, A S, A F, A P, G D B, G D, L A, S M, P T, P U, A C, Camillo D'Alessandro, G M, A L, Diletta D’Alessandro, V M, A C, F T, I B, M M, M G C e S C, rappresentati e difesi dagli avvocati P V S, F T e N A S, con domicilio digitale come da PEC Registri di Giustizia;
la Asl Bat, l’Associazione Italia Nostra Onlus, l’Associazione l'Umana Dimora, l’Associazione Cittadinanzattiva – Puglia, non costituiti in giudizio;
per la riforma
quanto al ricorso n. 8188 del 2018:
della sentenza del T.a.r. per la Puglia, sede di Bari, Sezione Prima, n. 1135 del 1° agosto 2018.
quanto al ricorso n. 9901 del 2018:
della sentenza del T.a.r. per la Puglia, sede di Bari, Sezione Prima, n. 1134 del 1° agosto 2018.
Visti i ricorsi in appello e i relativi allegati;
Visti gli atti di costituzione in giudizio delle parti indicate in epigrafe;
Visti tutti gli atti della causa;
Relatore nell'udienza pubblica del giorno 10 dicembre 2020, svoltasi in collegamento da remoto ai sensi dell’art. 25 del decreto legge n. 137 del 2020, il Cons. Roberto Caponigro, mentre nessun avvocato è presente;
Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue.
FATTO e DIRITTO
1. Il T.a.r. per la Puglia, Sede di Bari, Sezione Prima, con le sentenze nn. 1134 e 1135 del 2018, ha respinto i ricorsi proposti, rispettivamente, dal Comune di Minervino Murge e dal Comune di Canosa di Puglia, avverso la determina dirigenziale della Provincia di Barletta – Andria – Trani n. 1016 del 25 agosto 2017, recante recepimento degli atti della Conferenza di Servizi indetta, ai sensi e per gli effetti degli artt. 14 ss. l. n. 241/90, per la valutazione di impatto ambientale coordinata all’autorizzazione integrata ambientale, afferente a progetto di ampliamento di attività di discarica rifiuti non pericolosi, proposto dalla Bleu srl, mediante realizzazione di un nuovo impianto in località Tufarelle tra i Comuni di Minervino Murge e di Canosa di Puglia.
2. Il Comune di Canosa di Puglia – nel premettere che, con determinazione dirigenziale n. 1016 del 25 agosto 2017, l’Amministrazione provinciale procedente, sulla base delle posizioni prevalenti emerse nella conferenza di servizi, nella quale il Comune ha formulato il proprio motivato dissenso, ha espresso giudizio favorevole di compatibilità ambientale del proposto ampliamento di discarica, contestualmente rilasciando il nuovo provvedimento di VIA ed AIA – ha proposto l’appello R.G. n. 8188 del 2018, articolando i seguenti motivi di impugnativa:
Error in judicando: violazione degli artt. 14 ter e 14 quater legge n. 241 del 190;violazione degli artt. 3 ter, 3 quater, 3 quinquies, comma 1, 4, comma 4, lett. b) e c), 5, comma 1, lett. b) e c), 6, commi 5 e 16, 22, comma 3, 25 e 26, 29 bis, 29 ter, 29 sexies e 29 undecies, d.lgs. n. 152 del 2006. Eccesso di potere per completa omissione e travisamento di presupposti di fatto, nonché per grave difetto d’istruttoria. Violazione dei principi della precauzione, dell’azione preventiva, della correzione dei danni, del principio “chi inquina paga”, dello sviluppo sostenibile, del principio di solidarietà. Contraddittorietà, irragionevolezza e illogicità manifeste. Sviamento e malgoverno.
La questione nodale, relativa alla grave situazione ambientale ed impiantistica del sito di intervento – ubicato in località Tufarelle, su cui insistono in aderenza tre impianti di discarica e smaltimenti dei rifiuti, anche pericolosi, tra cui la discarica Bleu, la discarica Cobema e l’impianto di trattamento Solvic – non sarebbe stata affrontata e superata nella conferenza di servizi svolta dalla Provincia BAT.
In particolare, non sarebbero state discusse in sede di conferenza le seguenti criticità tuttora irrisolte:
- la pendente procedura di caratterizzazione ambientale del comprensorio in località Tufarelle, per superamento delle soglie di contaminazione delle falde acquifere;
- l’accertamento del carico inquinante prodotto dalla piattaforma Solvic;
- l’avviata procedura di infrazione comunitaria per il completamento delle operazioni di chiusura definitiva della discarica Cobema, ancora oggi considerata in “stato di abbandono” dalla Arpa Puglia.
Di qui, la grave lacunosità istruttoria che avrebbe inficiato il giudizio di compatibilità ambientale dell’ampliamento della discarica Bleu, contenuto nel provvedimento conclusivo n. 1016 del 25 agosto 2017.
Tale deficit non potrebbe essere sanato con una sorta di “soccorso istruttorio processuale”, costituito dalla relazione postuma dell’ARPA Puglia del 27 febbraio 2018, vale a dire di diversi mesi successiva alla chiusura della conferenza di servizi e finalizzata a riscontrare la richiesta di “approfondimento istruttorio” proveniente dall’Ufficio legale della stessa Arpa.
La criticità ambientale dell’area, di cui la conferenza avrebbe omesso il doveroso approfondimento risulterebbe per tabulas dalla situazione dell’area stessa e, soprattutto, dagli impianti di discarica esistenti nell’area (piattaforma Solvic, discarica Cobema).
Error in judicando: violazione degli artt. 63 e 64 d.lgs. n. 152 del 2006;violazione dell’art. 12, commi 6 e 7, d.m. MATTM 25.10.2016. Nullità per difetto assoluto di attribuzione ex art. 21 septies lege n. 241 del 1990. Illegittimità per incompetenza relativa ex art. 21 octies legge n. 241 del 1990. Eccesso di potere per carenza assoluta d’istruttoria, travisamento dei presupposti in fatto e diritto. Sviamento e malgoverno.
La delega di firma conferita per l’Autorità di bacino della Puglia, in conformità all’art. 12, comma 7, del d.m. 25 ottobre 2016, avrebbe potuto autonomamente esplicarsi soltanto con riguardo agli atti ordinari dell’Autorità, mentre dovrebbe ritenersi riservato al Segretario Generale dell’Autorità di bacino del Distretto Idrografico dell’Italia Meridionale ogni approfondimento nonché il relativo assenso su tutti i pareri che attendono alla verifica di compatibilità di interventi afferenti ai piani di bacino.
Error in judicando: violazione dell’art. 5, comma 1, lett. p), d.lgs. n. 152 del 2006;violazione dell’allegato VIII, punto 5.4, d.lgs. n. 152 del 2006;violazione dell’art. 1, L.R. n. 3 del 2014 e dell’art. 7 L.R. n. 17 del 2007. Incompetenza assoluta della Provincia BAT. Nullità ex art. 21 septies legge n. 241 del 1990. Sviamento e malgoverno.
La Provincia BAT sarebbe incompetente a provvedere all’istruttoria in conferenza di servizi e al rilascio del provvedimento abilitativo di modifica sostanziale dell’AIA richiesto dalla Bleu srl, dovendo individuarsi nella Regione Puglia l’Amministrazione procedente ex art. 5, comma 1, lett. p), del d.lgs. n. 152 del 2006.
3. Il Comune di Minervino Murge – nel premettere che nella contrada Tufarelle insistono a pochi metri di distanza l’uno dall’altro impianti di raccolta, stoccaggio, trattamento e smaltimento di rifiuti speciali che, unitamente ad altre fonti inquinanti, compromettono in modo grave l’equilibrio ecologico dell’area rurale (in particolare, insistono la discarica per rifiuti speciali Bleu, la discarica per rifiuti speciali Cobema e l’impianto industriale per il trattamento e la depurazione di rifiuti liquidi speciali di frantoio oleario Solvic) – ha proposto l’appello R.G. n. 9901 del 2018, con cui ha articolato i seguenti motivi di impugnativa:
Errores in judicando. Sulla illegittimità del capo 9 della sentenza impugnata.
L’istruttoria nel procedimento amministrativo per cui è appello avrebbe colpevolmente ignorato il grave stato di inquinamento che colpisce la contrada Tufarelle e le acque che la attraversano in superficie e nel sottosuolo.
L’area territoriale oggetto dell’istanza di autorizzazione all’ampliamento della discarica Bleu sarebbe già stata censita come sito inquinato dall’