Consiglio di Stato, sez. VII, sentenza 2023-03-29, n. 202303257
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Testo completo
Pubblicato il 29/03/2023
N. 03257/2023REG.PROV.COLL.
N. 09302/2021 REG.RIC.
REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Consiglio di Stato
in sede giurisdizionale (Sezione Settima)
ha pronunciato la presente
SENTENZA
sul ricorso numero di registro generale 9302 del 2021, proposto da
F G, rappresentata e difesa dall'avvocato M Z, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio Maurizio Piero Zoppolato in Roma, via Properzio n.5;
contro
Csm - Consiglio Superiore della Magistratura, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'Avvocatura Generale dello Stato, domiciliata in Roma, via dei Portoghesi, 12;
Ministero della Giustizia, non costituito in giudizio;
per la riforma
della sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio (Sezione Prima) n. 5447/2021
Visti il ricorso in appello e i relativi allegati;
Visto l'atto di costituzione in giudizio del CSM - Consiglio Superiore della Magistratura;
Visti tutti gli atti della causa;
Relatore nell'udienza pubblica del giorno 14 marzo 2023 il Cons. R M C.
Nessuno è presente per le parti;
Viste, altresì, le conclusioni delle parti, come da verbale;
Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue.
FATTO
L’appellante, originaria ricorrente, premesso di essere stata nominata giudice ordinario con D.M. 5.8.2010 e di avere svolto le proprie funzioni a Locri fino al 2015, allorché era stata trasferita d’ufficio, previa manifestazione di disponibilità, alla Corte d’Appello di Brescia con funzioni di magistrato distrettuale, esponeva che con deliberazione del 24 luglio 2019 il Consiglio Superiore della Magistratura, rilevata la carenza di organico nelle sedi giudiziarie giudicanti di primo grado, aveva deliberato la pubblicazione di 233 posti vacanti presso i distretti di Corte d’Appello, tra cui - 5 posti di Giudice del Tribunale di Brescia.
In data 1° agosto 2019 aveva presentato la domanda di tramutamento n. 192351 per il posto di Giudice del Tribunale di Brescia indicato nel bando a “copertura urgente”, ai sensi dell’art. 10 della circolare C.S.M. n. 13778 del 24 luglio 2014, sicché se ne consentiva la copertura, in mancanza di aspiranti legittimati (cioè di aspiranti con legittimazione ordinaria quadriennale ex art. 194 R.D. n. 12/1941), anche con aspiranti non legittimati che avessero maturato almeno tre anni di servizio nella sede di provenienza alla scadenza dei termini di presentazione della domanda.
Con delibera adottata nella seduta plenaria del 23 ottobre 2019 il CSM aveva disposto di non procedere al suo trasferimento in quanto lo stesso “ comporterebbe una scopertura del 100% nel suo ufficio di provenienza ”.
Proponeva, quindi, ricorso al TAR del Lazio chiedendo l’annullamento, previa sospensione