Consiglio di Stato, sez. V, sentenza 2014-04-16, n. 201401953

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Sul provvedimento

Citazione :
Consiglio di Stato, sez. V, sentenza 2014-04-16, n. 201401953
Giurisdizione : Consiglio di Stato
Numero : 201401953
Data del deposito : 16 aprile 2014
Fonte ufficiale :

Testo completo

N. 00362/2003 REG.RIC.

N. 01953/2014REG.PROV.COLL.

N. 00362/2003 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quinta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 362 del 2003, proposto da:
Comune di Bastia Umbra, rappresentato e difeso dall'avv. M R, con domicilio eletto presso Paolo Giuseppe Fiorilli in Roma, via Cola di Rienzo 180;

contro

R R, rappresentato e difeso dagli avv. G D, Domenico Catricala', con domicilio eletto presso Domenico Catricala' in Roma, via Vincenzo Tangorra 12;

nei confronti di

Condominio di via Roma 67/71/75;

per la riforma

della sentenza del T.A.R. Umbria - Perugia n. 611/2002, resa tra le parti, concernente diniego concessione edilizia


Visti il ricorso in appello e i relativi allegati;

Visto l'atto di costituzione in giudizio di R R;

Viste le memorie difensive;

Visti tutti gli atti della causa;

Relatore nell'udienza pubblica del giorno 4 marzo 2014 il Pres. M L T e uditi per le parti gli avvocati M R;

Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue.


FATTO

Il Tribunale Amministrativo Regionale dell'Umbria ha accolto il ricorso proposto da Rina Rosignoli per l'annullamento del diniego di concessione edilizia prot. n.10522 del 30 maggio 2001;
dell’ordinanza di demolizione e rimessa in pristino opere realizzate in assenza di concessione edilizia prot.n. 0001629 del 18 gennaio 2001;
dell’ordinanza di demolizione e rimessa in pristino per opere eseguite in assenza di autorizzazione edilizia ex art. 7 D.L. 23 gennaio 1982 n. 9 convertito in L. 25 marzo 1982 n. 94 n. 3778 del 30 aprile 1999;
del diniego di concessione edilizia prot. n. 22161-2519-8399 del 2 luglio 1998 e di ogni altro atto connesso presupposto e/o conseguente.

Si legge nella sentenza del TAR: “ 1- La ricorrente ha realizzato sul terrazzo di un appartamento di sua proprietà una veranda costituita da pannelli di vetro e plastica. Al termine di una complessa vicenda procedimentale è stata intimata la demolizione del manufatto (18 gennaio 2001) e, successivamente, denegata la concessione edilizia in sanatoria (30 maggio 2001). Nel ricorso si formulano censure di violazione di legge ed eccesso di potere sostenendo, in sintesi, che l'opera non costituisce un volume abitabile, ma una semplice pertinenza per cui, essendo soggetta ad autorizzazione e non a concessione, l'infrazione eventualmente commessa dalla ricorrente avrebbe comportato una sanzione pecuniaria e non demolitoria. (Art. 10 L. 28 febbraio 1985 n. 47).

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